Sulla staffetta tra Raimonda Salamone e Ciccio Barone, l’opposizione va all’attacco.
Insieme, in una nota a firma di Peppe Lo Destro, scrive:
“Si vociferava, ma nessuno voleva credere che il sindaco Cassì fosse arrivato a tanto. Una presa in giro bella e buona per gli elettori, tenere nascosto Ciccio Barone, per paura di perdere. Il sindaco ha tentato di evitare critiche rifiutando ogni commento ed era anche riuscito a contenere le domande appellandosi al fatto che fossero questioni interne al gruppo consiliare che non lo riguardavano. Ma le intemperanze dei due protagonisti della vicenda hanno obbligato il Sindaco Cassi a buttare giù la maschera e a mostrare la sua vera identità. Da una parte Barone che già da subito fin dalla campagna elettorale assicurava che sarebbe diventato assessore, dall’altra la dott.ssa Salamone che rifiutava ogni ipotesi di dimissioni. Al centro lui, il sindaco, un furbetto e niente altro che ha trovato la maniera di evitare il rischio di perdere consensi evitando di mostrare l’alleato scomodo. In campagna elettorale non aveva argomenti, diceva che il suo valore aggiunto sarebbe stata la sua inesperienza amministrativa (e purtroppo la comunità tutta ne sta constatando i fatti!), non ha avuto il coraggio di mostrarsi per quello che è trincerandosi dietro una facciata di novità”.
E aggiunge: “Ma a celare il vero volto sono stato anche i suoi consiglieri comunali che conoscevano questa storia e quelli del gruppo di Barone che hanno tollerato che il loro leader fosse considerato fonte di perdita di voti. Un calderone di marciume putrido da vecchia politica. Lui era l’uomo nuovo, quello che si sarebbe mosso senza subire condizionamenti di sorta. Ed invece i primi mesi di amministrazione hanno mostrato il vero volto subdolo del nuovo Sindaco”.
Lo Destro ricorda l’incarico dato come legale per una pratica del comune al figlio di Franco Antoci (“che uomo nuovo proprio non è!”). “Immediatamente dopo, ha incaricato il sig. Barone (che uomo nuovo proprio non è !!!) come consulente gratuito consentendogli di decidere le iniziative da assumere in tema di spettacoli e turismo esautorando dalle sue competenze l’oramai ex assessore Salamone. E fin da subito l’esperto sig.Barone ha mosso i suoi passi riallacciando vecchi rapporti di un tempo, individuando l’eclettico fido agente-impresario di “fiducia” a cui affidare l’organizzazione degli spettacoli, ma non solo”.
Lo Destro aggiunge: “L’Addio all’estate per 24 mila euro, la fornitura di materiale turistico per l’Ufficio Turistico di Marina per 5.000 euro, e, dulcis in fundo, tramite però l’Associazione Culturale di cui è presidente un congiunto dello stesso agente-impresario, illuminazioni artistiche di Cattedrale e Ponte Vecchio e spettacoli di videomapping per circa 27.000 euro. Tutto questo ancora prima di diventare assessore, forse per essere ripagato di tutte le volte nelle quali è stato rinnegato. E siamo appena all’inizio. Adesso è arrivata la nomina ufficiale ad assessore di Barone. I cittadini si sono già stancati di Cassi, del suo operato e dei mezzucci utilizzati. Ritrovi orgoglio. Smetta gli abiti di primo cittadino e torni ad occuparsi di altre faccende. Si riconcili con la città. Ragusa saprà perdonarla. Il tempo è galantuomo”.
E la nota del Pd
“Le dimissioni dell’assessore Raimonda Salamone, ad appena sei mesi dall’insediamento della Giunta municipale, ci fanno riflettere sulla reale natura di questa amministrazione. E’ il capogruppo del Pd al Consiglio comunale, Mario Chiavola, a sottolinearlo. “Una scelta per certi versi incomprensibile – afferma Chiavola – visto che, comunque, questo assessore sembrava essersi mosso bene, cercando di entrare da tecnica nei meandri della macchina amministrativa ed era pure riuscita a predisporre gli strumenti finanziari salvo poi vedere andare in fumo, nel senso che non potrà raccoglierne i frutti, tutto il proprio lavoro. Il suo incarico sembrerebbe essere stato sacrificato sull’altare di specifici accordi politici che nulla hanno a che vedere con la necessità di rilanciare le velleità della nostra città. Lo testimonia la contestuale nomina del nuovo assessore, frutto di una staffetta di cui si parla da mesi. E però, resta un interrogativo da sciogliere. Così facendo, cioè nominando un assessore di genere maschile, la Giunta Cassì non risponde nella maniera più opportuna alla necessità, contemplata dalle norme vigenti, di garantire le quote rosa che devono essere in misura almeno pari al quaranta per cento rispetto alle presenze complessive in seno all’esecutivo. In Giunta, al momento, la quota rosa è rappresentata solo dal vicesindaco. Significa che ci saranno altri movimenti a breve scadenza? La Giunta delle novità si sta rivelando più “vecchia” di tutte le altre. E speriamo che ciò non rappresenti un problema per la comunità ragusana che vuole soltanto essere amministrata in maniera adeguata e attenta”.
La nota dei 5 stelle
“Il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle cade dalle nuvole. E non riesce a comprendere come tutto ciò possa essere accaduto. La dottoressa commercialista Salamone si dimette? E diventa assessore al Bilancio il geometra Ciccio Barone? Una notizia choc, inaspettata da cui difficilmente riusciremo a riprenderci. Ma chi se lo poteva aspettare? Di certo, non lo avremmo potuto mai neanche immaginare all’inizio di questa consiliatura con Cassì sindaco. E’ davvero qualcosa che ci stupisce”.
Utilizza l’arma dell’ironia, ovviamente, il gruppo consiliare M5s per commentare quanto accaduto ieri a palazzo dell’Aquila. “Dopo tutti i regali che il consulente gratuito ha fatto alla città – dicono Zaara Federico, capogruppo, con i colleghi Antonio Tringali, Giovanni Gurrieri, Alessandro Antoci e Sergio Firrincieli – ecco che il sindaco ha ricambiato con un regalo più bello e consistente visto che ha nominato Barone assessore. Consigliamo a quanti più sarà possibile di farsi avanti come consulenti gratuiti del Comune di Ragusa. Sì, perché la carriera è assicurata, visto che nell’arco di sei mesi si ha la possibilità di diventare assessore a palazzo dell’Aquila. Una cosa è certa. E cioè che dopo questa mossa è stato fatto capire a tutti i ragusani che la commistione tra la vecchia politica e il nuovo che Cassì diceva di rappresentare a parole era solo un modo di coprire il sole con la rete, una pantomima di cui sinceramente tutta la città poteva benissimo fare a meno. Anche perché stiamo parlando di un avvicendamento già studiato a tavolino mesi fa tra la Salamone e Barone di cui tutti eravamo a conoscenza. Ciccio Barone il consulente più veloce del Sud-Est. Che bluff. Oggi, possiamo definire così la campagna elettorale del sindaco Cassì il quale, con la nomina del nuovo assessore, usato garantito, sconta l’ultimo e il più pesante impegno da digerire tra quelli assunti nella primavera scorsa”.
“Dal presidente del Consiglio Fabrizio Ilardo, all’istituzione dell’assessore ombra ai Servizi sociali, all’ingresso di Ciccio Barone in Giunta municipale – aggiunge il gruppo consiliare M5s – si chiarisce il quadro dirigenziale del “nuovissimo” governo cittadino. E così, dopo aver ricambiato l’appoggio ricevuto in campagna elettorale da parte del Movimento civico ibleo, con l’incarico professionale al figlio del leader della lista che contava sull’appoggio del 2,96% dell’elettorato, oggi, al Comune di Ragusa, si respira aria nuova e tanta armonia. Riteniamo che questa misera vicenda Cassì-Barone sia incommentabile. O meglio, ci stanno pensando i ragusani a commentarla. E non sono certo “commenti benevoli”. Commenti davanti ai quali il capitano, che finalmente tutti hanno capito essere una riserva, se ha un minimo di dignità farebbe bene a prendere delle decisioni serie, che ancora servirebbero per fargli mantenere un minimo di reputazione politica. Avvocato, per fortuna i ragusani dimenticano. Tra qualche anno potrà ricamminare per le vie di Ragusa a testa alta. Ci pensi”.