Il 5 dicembre 2018 si celebra la Giornata Internazionale del Volontariato. Istituita dall’Assemblea dell’Onu nel dicembre 1985.
La Giornata ha lo scopo di “riconoscere e promuovere il lavoro, il tempo e le capacità dei volontari in tutto il mondo”, quantificati dallo United nations volunteers programme (Unv) in “oltre un miliardo di persone”.
A Ragusa anche l’Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute partecipa a questa ricorrenza annuale, riconoscente verso le tante persone che dedicano il proprio tempo e le loro capacità creative e affettive per andare incontro alle varie tipologie di fragilità presenti nel territorio.
L’appuntamento si terrà a partire dalle 10 nel reparto Hospice oncologico dell’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa. Dopo i saluti delle autorità presenti, sarà Salvatore Criscione, presidente del comitato consultivo aziendale dell’Asp di Ragusa, a spiegare il significato e a illustrare le iniziative della Giornata internazionale del volontariato. Alle 10,30, l’introduzione e l’apertura dei lavori sarà curata da Antonella Battaglia, responsabile Hospice Ompa Asp Ragusa, e da Stefania Antoci, psicologa/psicoterapeuta dell’Hospice grazie al progetto “La relazione che cura”, cofinanziato dalla Samot Ragusa e dalla Samot Onlus. Interverranno poi padre Giovanni Salonia, direttore istituto Gestalt therapy, che relazionerà su “Stare accanto alle famiglie: la dimensione del prendersi cura”, e Rosa Giaquinta, presidente dell’Ordine dei medici di Ragusa, che relazionerà su “Il contributo della medicina narrativa”. Quindi ci sarà l’intervento dei clown dottori dell’associazione di comicoterapia “Ci ridiamo su” e di don Salvatore Giaquinta, cappellano ospedaliero del Paternò Arezzo. Alle 12,30 è prevista la consegna dei pensieri di Natale a cura degli operatori dell’Hospice. Nel pomeriggio, alle 16, all’ospedale Giovanni Paolo II, la visita ai malati e alle loro famiglie, a cura dei componenti della cappellania ospedaliera e delle suore del Sacro Cuore.
“L’iniziativa vuole essere per tutti noi – dice il direttore dell’Ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti – uno strumento e l’occasione per ravvivare la nostra attenzione quotidiana verso chi è sofferente e se ne prende cura. Ma anche l’occasione per sensibilizzare il popolo di Dio e, di conseguenza, le molteplici istituzioni sanitarie, le associazioni di volontariato e la stessa società civile, alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi; a favorire l’impegno sempre più prezioso del volontariato, nonché di quanti vivono ed operano accanto a chi soffre”.