Rapina un’anziana in casa, minacciandola con una bottiglia rotta. Arrestato

909

È stato tratto in arresto ieri da personale del Commissariato di Modica, a seguito di una ordinanza applicativa di misura cautelare, un cittadino marocchino regolare di 19 anni sul T.N., pregiudicato, resosi responsabile in tempi recenti di una serie di reati contro il patrimonio a Modica.

L’episodio più grave è accaduto a seguito di una chiamata per cui personale del Commissariato di Modica interveniva in una via del centro, dove era stata segnalata l’irruzione ad opera di un giovane maghrebino all’interno di un’abitazione privata il quale, armato di una bottiglia rotta, dopo essersi impossessato di un portafoglio e di un apparecchio cellulare e di altri oggetti si dava a precipitosa fuga per le adiacenti vie limitrofe. L’azione delittuosa, peraltro, veniva condotta con la presenza di persone in casa, tutti cittadini rumeni.

Gli agenti della Polizia di Stato, poco dopo sono intervenuti per sedare una colluttazione tra due individui; dai primi accertamenti si rilevava che i due soggetti erano, uno il nipote della vittima della rapina in abitazione, mentre l’altro ne era l’autore, il quale teneva ancora in mano il telefono asportato.

Ulteriori attività investigative permettevano di accertare che il rapinatore, si era introdotto poco prima nell’abitazione, forzando la porta d’ingresso ed armato di una bottiglia in vetro rotta aveva minacciato un’anziana donna, la quale, a seguito di un delicato intervento chirurgico subito precedentemente, stava riposando. La vittima, alla vista dell’individuo armato nell’abitazione non opponeva alcuna resistenza, poichè nella stanza adiacente era intento a dormire un bambino ed al piano di sopra vi era il nipote con la moglie.

Tuttavia, appena l’autore del gesto usciva dall’abitazione portando con sé gli oggetti trafugati, la donna dava l’allarme nonchè le descrizioni somatiche e l’abbigliamento del giovane.

Immediatamente il nipote della vittima, effettuando un giro per le vie adiacenti, aveva notato il giovane magrebino che corrispondeva alle indicazioni e che teneva in mano il suo cellulare, pertanto aveva cercato di bloccarlo in attesa dell’arrivo della Polizia.

La famiglia vittima della rapina è di nazionalità rumena.

Il personale di Polizia, oltre a restituire al legittimo proprietario gli oggetti provento del fatto delittuoso, riscontrava che il giovane rapinatore aveva fattezze somatiche analoghe all’autore di un tentato furto perpetrato nei giorni precedenti presso la Chiesa del Santissimo Salvatore. Nella circostanza le immagini registrate all’interno del luogo sacro consentivano di identificare il giovane maghrebino mentre si dava alla fuga.

Dettagliata segnalazione veniva inviata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, comprensiva dei due episodi delittuosi.

L’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, ha emesso apposita ordinanza applicativa di misura cautelare, riconoscendo colpevole l’arrestato quale autore del reato di rapina aggravata e furto.

La misura in questione è stata eseguita dagli agenti del Commissariato di Modica in data 29 novembre e così come disposto dall’A.G. l’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Ragusa.