Un episodio increscioso quello accaduto ieri in ospedale, al “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa Ibla, nei confronti di Fara, la mamma diciannovenne che, accompagnata dagli operatori dell’Hotspot di Pozzallo, era andata a far visita alla figlioletta Mecat, nata da quindici giorni, arrivata sul barcone di migranti sbarcato sabato scorso a Pozzallo.
“Un episodio intollerabile, nei confronti di una giovanissima mamma che ha pure sùbito violenza, dal quale prendiamo le distanze. Non dobbiamo dimenticare che quando si parla di migranti, si parla di persone, essere umani e non di pacchi postali” commenta il Sindaco Roberto Ammatuna, nell’apprendere dell’increscioso episodio.
“Nel primo pomeriggio farò visita alla giovane mamma, omaggiandola di un mazzo di fiori ed un omaggio alla piccola. La nostra città è sempre stata ospitale ed accogliente e questo episodio, anche se verificatosi a Ragusa, risente del clima di intolleranza che da qualche tempo si registra nei confronti dell’immigrato”.
Nel pomeriggio promessa mantenuta, il sindaco ha portato un omaggio floreale e l’abbraccio a Fara.
Il Sindaco Ammatuna apprezza il gesto del suo collega di Ragusa Peppe Cassì che riceverà in Comune la giovane mamma.
Questo il messaggio del primo cittadino di Ragusa sulla sua pagina facebook:
“L’immotivata paura che si è scatenata oggi attorno a una giovane donna migrante all’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ibla non può lasciarci indifferenti. Abbiamo predisposto immediati accertamenti su ciò che è accaduto ma, al di là delle verifiche, resta un’immagine di città che non ci appartiene: Ragusa è una città tollerante e inclusiva, con una storia di emigrazione e un presente di immigrazione e di accoglienza. La vicinanza mia e di tutta la nostra comunità va alla giovane mamma eritrea vittima dell’episodio: sono certo che Ragusa saprà dimostrarle di essere molto diversa da come le sarà apparsa oggi.
Sia questo per la nostra città un profondo momento di autocoscienza”.