Un intenso sciame sismico ha interessato, nelle ultime 24 ore, paesi alle falde dell’Etna. I sismografi dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato oltre quaranta scosse nei paesi di Adrano, Biancavilla, Bronte, Milo e Zafferana etnea con una intensità compresa tra magnitudo 1.5 e 3.5 gradi.
“Le continue scosse di terremoto che stanno interessando il territorio che si estende intorno all’Etna hanno una ragione e un’origine ben precisa. Tutto ha una ragione, ogni singola scossa di terremoto – ha dichiarato a MeteoWeb l’esperto dell’Ingv di Catania Salvatore Giammanco –. Le scosse registrate stamane sono state ben 21 e tutte di magnitudo superiore a 2.0, di cui due superiori a 3.0. È da più di un anno che l’Etna produce sciami sismici ed eventi sismici di magnitudo importante – spiega Giammanco –, si tratta di una dinamica legata alla normale attività del vulcano, alla sua vita… C’è del magma nuovo che sta risalendo lungo i condotti e che si sta accumulando nelle profondità del vulcano. Questo accumulo crea tensione, provoca rilascio sismico e si verificano terremoti. Si tratta dunque di uno sciame sismico legato all’evoluzione naturale del vulcano. Noi ci attendiamo un evento eruttivo importante rispetto a quelli degli ultimi anni, ma ovviamente non possiamo prevedere ora quando si verificherà. Ciò che è certo è che non accadrà nel breve termine”.
Situazione monitorata, e Giammanco chiarisce: “I segnali di un’imminente eruzione non ci sono ancora, i fenomeni che si stanno verificando in questo periodo sono indirettamente legati ai movimenti del magma e non prevediamo un’eruzione a breve termine. Si tratta per ora di sciami profondi, dunque è un fenomeno che avrà un’evoluzione importante solo nel lungo termine”. E infine: “Teniamo la situazione sotto controllo e in caso di segnali più importanti avremo tutto il tempo di avvisare e prevenire”.