Roberto Ammatuna (sindaco di Pozzallo), Enzo Giannone (sindaco di Scicli), Sebastiano Gurrieri (sindaco di Chiaramonte), Luciano D’Amico, Pippo Di Giacomo (ex sindaco ed ex deputato Pd), Giorgio Massari (ex consigliere comunale Pd, poi candidato primo cittadino con la lista Ragusa Prossima.
Hanno siglato un documento per un rilancio della politica. Esponenti del centrosinistra che vogliono offrire un percorso nuovo, mentre il Pd – da Roma a Ragusa – si affanna e litiga.
Ecco il testo del documento:
È stato avviato nella nostra provincia un percorso di riflessione culturale, politica e programmatica che partendo dalle città vuole dar vita ad un movimento politico che intende dare risposte alla crisi della politica e della democrazia del tempo presente e che vuole dire parole nuove per riconnettere passione e ragione, utopia e progetto, nei nostri territori ed in Italia.
Assistiamo sempre più avviliti a sterili azioni di scena tra soggetti politici nuovi e semi nuovi che favoriscono il permanere di un sistema politico che , ai tutti i livelli, si mostra inadeguato a contrastare le crescenti disuguaglianze, il grave arretramento di benessere del ceto medio, l’ impoverimento di masse di lavoratori, la riduzione delle opportunità di lavoro per i giovani ; un sistema politico che alimenta la paura di perdere le precarie garanzie di un welfare obsoleto ed iniquo, la proletarizzazione culturale, intellettuale ed economica del Sud dell’Italia e dei giovani del Sud, incapace di riconsiderare il problema demografico con l’invecchiamento del nord del mondo e la pressione migratoria del Sud del mondo
A livello provinciale la domanda di nuova politica è ancora più pressante e drammatica. Nel deserto di proposte politiche strategiche degli attuali partiti e movimenti e nell’assenza di un soggetto istituzionale sovracomunale, il territorio ragusano vive un inarrestabile declino ed impoverimento, nonostante l’impegno di sindaci e di singoli rappresentanti politici.
Lo scollamento assoluto tra istituzioni, classe politica e ceti produttivi, disperde la ricchezza poliedrica della provincia, non riesce ad intercettare risorse economiche importanti, spreca le opportunità per il marketing del territorio offerte dal fenomeno Montalbano e rischia di perdere infrastrutture strategiche come l’aeroporto e l’autostrada.
Per fermare il declino è necessario un progetto culturale e politico di qualità, capace di ridisegnare l’identità del territorio e della comunità ragusana e di intestarsi le battaglie politiche necessarie per la sua rinascita.
Non bastano, nella crisi attuale, nuove facce e neppure nuove idee, serve una identità nuova e un soggetto politico che la incarni.
Siamo convinti che la politica nuova non può essere localistica, ma siamo altresì convinti che la politica che rinnova le società nasce sempre dai territori.
Vogliamo una Democrazia migliore che sia antipopulista e liberale, per contrastare la dittatura delle maggioranze e rappresentare e conciliare gli interessi di tutti.
Pensiamo ad un movimento politico che si approssima verso l’altro, che lascia ad ogni uomo il suo spazio di libertà, che è partecipe della stessa umanità, che ha cura dell’altro; un movimento che guarda la cultura come nuovo modello di sviluppo; pensiamo ad un progetto politico organico e determinato per il nostro territorio, nella consapevolezza della centralità euro mediterranea della provincia iblea e delle sue risorse: cultura, formazione, paesaggio, arte, architettura, natura, università. Condivideremo questo progetto in un incontro pubblico che si svolgerà presso l’auditorium della Camera di Commercio di Ragusa, giovedì 29 novembre, ore 18.30″.