Un’iniziativa per fare il punto della situazione e per definire l’assunzione di alcuni impegni che consentano di sviluppare ancora di più e meglio la qualità della presenza sanitaria in città e nel resto della provincia. E’ quella promossa, ieri sera nella sala convegni dell’ex Ideal, dal Pd di Ragusa che, con la presenza dell’on. Baldo Gucciardi, già assessore alla Sanità della Regione, ha arricchito il dibattito sul nuovo ospedale Giovanni Paolo II. Ad aprire i lavori il segretario cittadino Peppe Calabrese. Erano presenti e sono intervenuti l’on. Nello Dipasquale, il capogruppo in Consiglio comunale del Pd, Mario Chiavola, l’avv. Anna Cilia, presidente del comitato per l’apertura dell’ospedale.
Mentre l’ex direttore generale dell’azienda ospedaliera, Ettore Costa, ha fatto una cronistoria sull’iter che ha portato alla creazione del progetto e poi all’avvio dei lavori, durati tredici anni, prima dell’inaugurazione di martedì scorso. E il Pd, dopo avere assistito alla passerella di inaugurazione di apertura del nuovo ospedale, a cui ha partecipato il governatore Musumeci, ha assunto uno specifico impegno per alcuni importanti punti: vigilare sul funzionamento di tutti i futuri reparti previsti nella nuova struttura ad oggi vuoti; seguire l’iter di finanziamento del secondo blocco ospedaliero da finanziare e costruire che permetterebbe di avere unico monoblocco in unica struttura e assorbire anche il Maria Paternò Arezzo.
“Come deputato regionale, assieme al collega Gucciardi – ha detto l’on. Dipasquale – mi sto impegnando a seguire l’iter nella finanziaria regionale. E, ancora, ci adopereremo per ottenere il finanziamento per riqualificare l’area dell’ex ospedale psichiatrico e il finanziamento per la messa in sicurezza della struttura che ospita oggi l’ospedale Civile. Del resto, già ci siamo adoperati nella maniera migliore possibile per fare arrivare, tramite il precedente Governo regionale, gli otto milioni di euro serviti per il completamento e l’apertura del nuovo ospedale. Cercheremo di fare il possibile per drenare ulteriori fondi verso la nostra città e verso l’ambito sanitario”.
E’ stata unanime la condanna al comportamento di Musumeci nel non riconoscere il lavoro fatto dal Pd per completare la struttura. “Infine – ha chiarito Calabrese – pensavamo che Musumeci non venisse a tagliare il nastro e basta. Avrebbe avuto il dovere di annunciare il finanziamento per costruire la seconda parte del monoblocco. Solo così poteva dimostrare ai ragusani l’interesse per il nostro territorio che dice di avere ma solo a parole. Noi facciamo i fatti. E Musumeci con il centrodestra? Fa le chiacchiere. Grazie anche alla presidente del comitato spontaneo per l’apertura del nuovo ospedale Anna Cilia che, con il suo contributo, ha ben argomentato il ruolo civico avuto dal comitato, facendo da pungolo a chi doveva al più presto completare la struttura e riconoscendo al sottoscritto di avere avuto l’idea di creare il comitato per far aderire alla nobile protesta anche chi non è del Pd. Un ringraziamento anche all’on. Dipasquale a al capogruppo Chiavola per il contributo dato. Noi ci siamo stati, ci siamo e ci saremo”.
Proprio Chiavola ha indirizzato una stoccata al governatore. “Mai visto – ha detto – un politico che viene per vergognarsi ad inaugurare un’opera pubblica di grande utilità come un ospedale. Ma poi perché avrebbe dovuto vergognarsi? L’unica cosa da dire, in realtà, sarebbe stata quella di chiarire se e quali ulteriori fondi ci sono per far sì che all’ospedale nuovo di Ragusa possano essere avviati i lavori per la realizzazione del secondo blocco”. “Il Giovanni Paolo II – ha proseguito Chiavola – in tredici anni ci ha fatto parlare, e parecchio. Ora, però, abbiamo visto una prima luce e di certo grazie anche all’impegno del Pd che ha recuperato fondi per 8 milioni di euro al fine di garantire il completamento del nosocomio e arrivare all’inaugurazione di martedì scorso. Se, poi, il presidente della Regione viene dalle nostre parti lamentandosi di un’inaugurazione, allora è meglio che non partecipi completamente a questi momenti”.