Una potente scossa di terremoto, di magnitudo 6.8, ha colpito, la notte scorsa, la costa occidentale del Peloponneso.
L’epicentro, è stato localizzato nel mar Ionio, a 38 chilometri dall’isola di Zante (o Zacinto), ad una profondità di 14 chilometri.
Grande paura, ma non ci sarebbero feriti. I danni sono limitati.
La scossa è stata avvertita distintamente fino ad Atene, a circa 300 chilometri di distanza, oltre che in tutto il sud Italia, in Albania e a Malta.
Dopo la scossa, era stata diffusa un’allerta tsunami.
Un’altra scossa è stata registrata sempre nella costa del Peloponneso, alle 7,48: magnitudo 5.
In Italia è cessata l’allerta tsunami. Dopo il terremoto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia aveva consigliato di “stare lontani da coste e spiagge“.
In seguito, l’Istituto ha fatto sapere che “un’anomalia di circa 10 centimetri si è osservata al mareografo di Le Castella, in provincia di Crotone, che conferma l’allerta tsunami arancio per le coste ioniche italiane”.
Alle 6:48 “il Centro Allerta Tsunami dell’INGV ha diramato il messaggio di FINE ALLERTA, dopo avere verificato che le variazioni del livello del mare fossero tornate ai livelli di prima del terremoto”.