Ecco come verrà trasferito il ‘Civile’, ma non sarà un ‘addio’

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Entro il 30 novembre, giorno più giorno meno, dovrebbe essere completato il trasferimento dei reparti dal Civile e dal Paternò Arezzo al nuovo ospedale.

Lo ha spiegato il commissario dell’Asp, Lucio Ficarra, il quale ha spiegato il motivo dell’uso del condizionale: trattandosi di un’opera i cui lavori sono stati avviati da tanti anni, possono esserci degli inconvenienti che è possibile appurare solo in corso d’opera.

«Ogni reparto che viene trasferito – ha spiegato – avrà il tempo della sedimentazione. Trasferiamo vediamo se tutto va bene. Teoricamente non ci dovrebbero essere problemi, ma può accadere che occorra sistemare qualcosa. Per questo ogni reparto avrà un tempo necessario per il collaudo sul campo».

I primi reparti a essere trasferiti saranno: astanteria e Pronto soccorso, rianimazione, medicina, chirurgia generale, ortopedia, urologia, che si trovano al Civile. Poi toccherà ai reparti del «Paternò Arezzo» che vanno al «Giovanni Paolo II», si tratta di cardiologia con Utin ed emodinamica, ostetricia e ginecologia, neonatologia con Utin e pediatria. Al nuovo ospedale vi saranno anche i servizi di radiologia, patologia clinica, farmacia, medicina nucleare (già operativa), direzione sanitaria e amministrativa. Per il momento il reparto di Malattie infettive sarà trasferito a Ibla. Ficarra ha spiegato che in una primissima fase saranno operativi due pronto soccorso, al Civile e al Giovanni Paolo II. Poi al Civile verrà spostata la Guardia medica che al momento si trova in piazza Igea.

L’edificio del Civile, dopo le verifiche statiche e i necessari interventi di risistemazione, dovrebbe ospitare servizi e ambulatori dell’Asp, tagliando in questo modo costosi affitti.

[Fonte Giornale di Sicilia]