Pino Cuttaia, Tony Lo Coco, Pinuccia Di Nardo, Marco Baglieri, Accursio Craparo, Giovanni Santoro e Vincenzo Candiano sono stati i protagonisti della cena dell’evento finale all’interno dei Circuito Ristogolf che si è tenuta sabato sera a Il Picciolo Etna Golf Resort & Spa di Linguaglossa.
Una manifestazione di altissimo prestigio sportivo e sociale che ha visto la partecipazione di tutti gli aderenti al circuito, impegnati nella due giorni di gare sul campo nella struttura ubicata sull’Etna.
Grande partecipazione e presenza, ma soprattutto grandi sapori, gusti, selezione di materie prime in un connubio che ha reso magica la cena di gala.
Protagonisti indiscussi gli chef de Le Soste di Ulisse che hanno firmato un menu singolare e unico.
A fare il loro ingresso sono stati i finger per l’aperitivo. Pane, panelle e baccalà e Il Cartoccio: i piatti dello chef de I Pupi di Bagheria Tony Lo Coco; Cannolo di tartare di manzo e Finto foie gras con maialino nero dello chef dell’Antica Filanda Pinuccia di Nardo; Parmigiana del giorno dopo e Trasparenza di calamaro dello chef de La Madia Pino Cuttaia.
La cena è stata strutturata con l’antipasto L’uovo… sanapo, spuma di caprino e crumble pane di Marco Baglieri del Crocifisso; a seguire i Ravioletti di gallina e castagne in brodo di carne e funghi di Accursio Craparo di Accursio Ristorante; Guancetta di manzo siciliano glassato, rostì di patate e verdure selvatiche di Giovanni Santoro di Shalai e per finire gli Gnocchi dolci di patate fuori Norma di Vincenzo Candiano di Locanda Don Serafino. Al termine della cena, dopo le premiazioni attinenti il circuito dell’evento Ristogolf, sono stati chiamati sul palco gli chef de Le Soste di Ulisse che, come più volte ripetuto dall’organizzazione, con generosità, professionalità, identità ed eleganza hanno preparato una cena di altissimo prestigio.
“Le Soste di Ulisse – ha ricordato il presidente Pino Cuttaia – è lieta di aver raccontato la Sicilia nel corso di questo evento. Rappresentiamo l’eccellenza della cucina siciliana. Da quindici anni esistiamo. All’inizio eravamo un’associazione nata tra amici, progressivamente abbiamo interpretato l’esigenza di coprire un territorio attraverso la cultura dell’enogastronomia e dell’accoglienza. A chi viene in Sicilia desideriamo offrire la possibilità di vivere un’esperienza completa e indimenticabile che passa attraverso le bellezze architettoniche e monumentali e si ritempri con la nostra cucina e con l’innato senso di ospitalità che abbiamo, tutto questo è finalizzato ad un ritorno perché abbiamo lasciato il segno. La Sicilia e la sua cucina rappresentano un’alchimia indissolubile ed è la stessa che stasera vi abbiamo riproposto, donandovi la nostra idea di territorio e di accoglienza”.