Un boom. Superato il milione di euro, esattamente un milione e centomila. Una cifra record per la tassa di soggiorno. L’amministrazione uscente aveva già lasciato una ripartizione, condivisa con l’Osservatorio. La giunta Cassì ha optato per il ‘colpo di spugna’, riscrivendo buona parte di quel lavoro dell’Osservatorio che l’amministrazione Piccitto aveva poi ‘calato’ nell’atto deliberativo.
Visti i tempi stretti (l’atto è necessario per approvare il bilancio di previsione), l’amministrazione comunale ha ‘saltato’ il passaggio della consultazione. Nei fatti, quindi, nessun confronto con gli operatori turistici. Nuova ripartizione e con novità non di poco conto. Più della metà della cifra a disposizione viene impiegata per pagare i dipendenti. Al punto 2 del Piano di utilizzo dell’imposta di soggiorno figurano: “Spese in campo turistico comprese le spese del personale turismo destinato allo sviluppo di punti di informazione e accoglienza turistica (da coprire integralmente) e quelle del personale cultura (da coprire parzialmente e comunque non superiore al 50%)…”. Nei fatti, quindi, la nuova giunta fa ‘cassa’ cosi soldi della Tassa di soggiorno.
Per il protocollo chiese va un po’ meno di quanto previsto prima: 55mila euro. 14.000 euro per acquisti in ambito turistico, 143.700 euro per l’organizzazione e gestione di eventi e attività culturali di promozione turistica, nonché interventi di servizi a supporto del turismo, 31.000 euro per contributi relativi a interventi di promozione e valorizzazione di manifestazioni tradizionali ed identitarie della città e annessi servizi di supporto, 265.000 euro per contributi in materia di turismo di cui il 5% a sostegno delle strutture ricettive, 10.000 euro per interventi di manutenzione e recupero di beni, spazi e aree pubbliche rilevanti per l’attrazione turistica. La misera somma di 6.000 euro destinata all’acquisto di beni per il Castello di Donnafugata e Museo del Costume. Ne viene fuori un Piano senza tante idee, un’accozzaglia di numeri con più della metà delle somme impiegata per far ‘cassa’. Che dire? Speriamo nel prossimo anno!
E il Pd va all’attacco:
Scelte di Serie B per una politica turistica che non è quella prevista nel programma del sindaco Cassì. Lo dicono il segretario cittadino del Pd di Ragusa Peppe Calabrese con il capogruppo in Consiglio comunale Mario Chiavola a proposito della delibera 298 del 10 settembre 2018. “Delibera – chiariscono Calabrese e Chiavola – che va revocata mentre i fondi provenienti dalla tassa di soggiorno vanno riposizionati a sostegno di una delle attività che più di ogni altra oggi rappresenta la speranza per una crescita del Pil ragusano ovvero il turismo. Stiamo parlando di un sindaco neoeletto che in campagna elettorale gridava in maniera forte che avrebbe fatto della voce turismo il volano della nostra economia. E, invece, adesso sottrae 573.000 su 1.100.000 euro (cioè il 52%) per pagare gli stipendi ai dipendenti del Comune che si occupano di turismo e di cultura. Caro sindaco, gli stipendi ai dipendenti si pagano dal bilancio e non da entrate extra per le quali, di anno in anno, non si hanno certezze”. Calabrese e Chiavola aggiungono: “Quasi tre i mesi dall’insediamento e siamo senza bilancio di previsione, navighiamo a vista. Aggiungiamo un po’ di creatività finanziaria, a nostro modo di vedere illegittima, e il risultato ci dà una falsa partenza preoccupante. In questa città non serve un sindaco contabile per chiudere in pareggio uno strumento finanziario privo di qualsiasi programmazione strategica. Serve, invece, un sindaco che applichi strategie vincenti e rivoluzionarie per far sì che da subito si cambi verso al precedente governo che ha parecchio oscurato la città. Purtroppo al peggio non c’è fine. Trasporti, collegamenti urbani con mezzi pubblici, segnaletica turistica, marketing strategico, fare sistema con gli altri comuni del Sud est a vocazione turistica per fare decollare la nostra economia: questa sì sarebbe un’ottima partenza. Pagare gli stipendi ordinari con soldi straordinari provenienti dal turismo, invece, è da Serie B. Invitiamo il sindaco ad aprirsi e concertare con chi è preposto a farlo, ovvero le associazioni di categoria che, tra l’altro, hanno dato vita a un osservatorio permanente sull’utilizzo dei fondi derivanti dalla tassa di soggiorno. Il Pd sarà vigile e denuncerà tutto ciò che potrebbe danneggiare o impedire lo sviluppo della nostra città. Saremo pronti a riconoscere quanto di buono farà questa giunta, ma nessuno si aspetti sconti. La nostra linea sarà una linea di opposizione ad un governo di destra che ha sviluppato e proposto un programma per la città diverso dal nostro”.