La nota dei Vigili del fuoco:
La sala operativa del Comando provinciale ha disposto l’invio di due squadre operative preso l’ospedale civile di Ragusa dove a causa di un surriscaldamento di un pacco batterie posizionato su un balcone esterno, quale gruppo ausiliario di emergenza per un laboratorio dell’ospedale si è sviluppato del fumo.
Personale Vigilfuoco è riuscito con immediatezza a spegnere il piccolo focolaio creato dal pacco batterie.
L’odore acre sprigionatosi dalla combustione ha interessato il reparto di medicina, ed i sanitari adottando le procedure del piano di emergenza hanno deciso di sistemare in altro reparto i 14 degenti.
Sul posto il funzionario di turno Ing. Iacono Biagio
L’emergenza è stata risolta in breve tempo, il nosocomio è rapidamente tornato alle normali attività.
La nota dell’Ospedale:
Le cause che hanno determinato il principio d’incendio sono da ricondurre ad un corto circuito che si è verificato nel gruppo di batterie UPS – gruppo statico di continuità – detto anche UPS-, apparecchiatura utilizzata per mantenere costantemente alimentati le apparecchiature elettriche. Tuttavia, il corto circuito non ha prodotto danni ma ha determinato un’invasione di fumo nelle stanze del reparto di Medicina.
Sono subito accorsi il personale sanitario in servizio, la squadra di emergenza interna, e i vigili del fuoco. Presenti sul posto il dr. Giuseppe Cappello, dirigente della Direzione Santiaria, i reperibili dell’Ufficio tecnico Giovanni Tribastone, Antonio Bonifacio e il dr. Giuseppe Smecca del Servizio prevenzione e protezione.
Sono stati effettuati alcuni rilevamenti dell’aria all’interno delle camere di degenza e si è deciso di sgomberarle, temporaneamente, a causa del forte odore e della fuliggine che si era depositata., Le condizioni ottimali sono state ripristinate, dopo un’accurata pulizia da parte della ditta preposta. Infatti, già stamattina i pazienti sono rientrati nelle stanze di degenza.
L’incidente non ha provocato nessun danno alle persone, né ricoverate né in servizio all’ospedale. Inoltre, i pazienti hanno dimostrato grande senso di responsabilità, nessuno si è fatto prendere dal panico e hanno collaborato con le squadre intervenute.