La differenziata de noantri! Storie di inciviltà e di carenza di comunicazione

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Ci sono un materasso, un mobile grande e sgangherato, un paio di scarpe. Una sorta di centro commerciale all’aperto, se non fosse che sono in realtà cumuli di rifiuti abbandonati lungo la strada, a di fronte una palestra comunale, a pochi metri da una scuola.

Ragusa, via Aldo Moro. Storia di ordinaria inciviltà. I ragusani sono diventati tutti d’un tratto dei selvaggi? Non spetta a noi un’analisi di questo tipo, ci fermiamo a riportare fatti. E Ragusa, in queste settimane, riserva ‘spettacoli’ mai visti prima. 

Qualche migliaio di persone che non ha mai pagato la tassa e oggi, essendo senza mastelli, come gli ‘untori’, infestano gli angoli della città per abbandonare i loro sacchi di rifiuti. E questo lo sappiamo. Il Comune ha attivato un servizio di controllo, lo ha rafforzato: telecamere su auto civetta, agenti in giro. Una task force necessaria. E le multe fioccano, ha assicurato il sindaco.

Ma c’è una questione che non può essere sottovalutata: la comunicazione. Una disfatta totale, zero assoluto. C’è chi non ha ricevuto nemmeno il vademecum con la tipologia di rifiuti e l’indicazione di quale mastello utilizzare. I più solerti (e giovani) l’hanno dovuto scaricare e stampare a proprio carico. Qualcuno – per chi ne conosce l’esistenza – usa l’app. Per il resto: passaparola, che spesso non fornisce le indicazioni esatta.

Metti insieme inciviltà e carenza di comunicazione, e la discarica… è fatta!