FestiWall apre le porte del Quartier Generale, cuore di tutti gli eventi del festival, che quest’anno prende vita negli del Lanificio: ex fabbrica tessile realizzata agli inizi degli anni ’60, uno dei più importanti siti di archeologia industriale della città, che fino a domenica 16 settembre ospiterà una fitta agenda di eventi tra concerti, dj set, workshop e talk.
In occasione della sua quarta edizione il festival trasforma l’ex Lanificio in un centro espositivo in cui visitare mostre e svolgere attività culturali e ricreative. Protagonisti dell’opening di lunedì gli artisti Clemens Behr (DE), Alex FaKso (IT), Luca Font (IT) e gli architetti Gurrieri/Sciveres (IT).
L’artista tedesco Clemens Behr ha realizzato per FestiWall due installazioni site specific con materiali recuperati all’interno dello spazio stesso, come condotte di areazione e porte in disuso, in vere opere d’arte. Alex Fakso presenta “Unseen Places” mostra personale pensata per FestiWall in cui espone una serie di lavori inediti realizzati tra il 2013 e oggi, invadendo gli spazi dell’Headquarter le immagini sfondano le cornici, integrano lo sfondo del muro e si fondono con l’architettura dell’ex fabbrica.
Per questa edizione gli artisti coinvolti Hense (USA), Mohamed L’Ghacham (SPA/MA), Alexey Luka (RU), Telmo Miel (NL), Pastel (ARG), Dimitris Taxis (GRE), stanno lavorando nell’area della città che va da viale Europa a via Archimede fino al viale dei Platani. Il duo olandese Telmo Miel ha già concluso il muro in via Canova con un’opera dedicata alla maternità e al futuro.
Le 6 opere murali di quest’anno, si sommeranno ai 16 muri delle passate edizioni, opere permanenti consegnate alla comunità che hanno attivato un processo di rigenerazione urbana e hanno dato la possibilità ai cittadini di vivere in maniera partecipata il proprio territorio.
Per la prima volta a FestiWall un progetto espositivo in realtà aumentata grazie alla collaborazione di Luca Font, artista, writer e tipografo e Alkanoids, studio di animazione milanese, insieme per raccontare una storia legata a doppio filo con la terra che lo ospita, a quella del Mediterraneo, delle sue rotte commerciali e di quelle migratorie. Il pubblico stesso decifra, attraverso il device, il messaggio dell’artista, altrimenti nascosto.
In mostra anche lo studio condotto dagli architetti Giuseppe Gurrieri e Nunzio Gabriele Sciveres, sul recupero dell’area di archeologia industriale del Lanificio. Insieme a un team di giovani professionisti composto da Alessandro Bontà, Salvatore Formica, Marzia Iacono, Serena Pappalardo, Giorgio Antonio Russo, Orazio Saluci e l’agenzia di comunicazione Go Marketing & Co è stato redatto un masterplan dell’area alla ricerca di nuove e inedite strategie urbane. Il gruppo di architetti ragusani espone il masterplan dal titolo “Cose dell’altro mondo”.
Per la sua quarta edizione FestiWall prosegue un percorso di ricerca nell’ambito della migliore arte pubblica internazionale, con lo scopo di offrire alla città un panorama completo delle ultime produzioni della Street Art e confrontarsi con i suoi rappresentanti più interessanti.
Oltre alle mostre, il Quartier Generale ospiterà due workshop, uno con Luca Barcellona, calligrafo tra i più noti in Italia e in Europa, e l’altro di linocut, tecnica di stampa diretta su carta, cartone o stoffa con Elena Campa; la proiezione del documentario di StudioCromie; una serata dedicata alla Stand Up Comedy con Pietro Sparacino; il talk La città possibile a cura degli architetti Giuseppe Gurrieri e Nunzio Gabriele Sciveres con Francesco Pagliari; e infine i live de L’Elfo, Gigante, Amato Jazz Trio, Go Dugong, Tama Sumo e molti altri.
L’arte urbana compone una mappa, disegna un nuovo paesaggio, rimette in moto pratiche positive per la cittadinanza. Come affermano Vincenzo Cascone e Antonio Sortino dell’Associazione Culturale Pandora, ideatori e curatori del progetto: «La scelta di intervenire in una zona definita geograficamente all’interno della città – sia per caratteristiche che per funzione -ma ancora priva di una propria identità, deriva dalla necessità del festival di proseguire il suo dialogo con il tessuto urbano utilizzando i muri e l’arte come connettore sociale e urbano, e di compiere un primo passo immaginando una nuova evoluzione della città».
L’indipendenza del progetto, la capacità di innescare relazioni durature con partner attivi sul territorio, la ricchezza dell’offerta culturale e la puntuale analisi delle dinamiche urbane, rendono FestiWall un unicum sulla scena artistica italiana e contribuiscono a trasformare Ragusa in una delle mete di riferimento per gli appassionati di Street Art.
Artisti e location FestiWall 2018:
Headquarter, Lanificio, via Feliciano Rossitto, 7, Clemens Behr (DE) + Alex FaKso (IT) + Luca Font (IT) + Gurrieri / Sciveres
Hense (USA), Cantiere Argo Software, Viale Europa, Liceo Scientifico E. Fermi
Mohamed L’Ghacham (SPA/MA), Muro Fazio Neon, Viale Europa
Alexey Luka (RU), Muro La Torre, via Canova/ via Pio La Torre
Telmo Miel (NL), Muro Canova, via Canova/ via Pio La Torre
Pastel (ARG), Muro Siet, via Archimede
Dimitris Taxis (GRE), Muro Geometra, via G. la Pira / viale dei Platani, Istituto Tecnico Rosario Gagliardi