Come per gli anni passati, anche l’edizione 2018, la settima, si conclude con un alto gradimento a livello nazionale e internazionale delle iniziative e delle mostre proposte dalla manifestazione iblea dedicata alla fotografia contemporanea e ai giovani talenti. Numerosi gli apprezzamenti di pubblico e dei tanti appassionati venuti apposta per partecipare alla manifestazione. Oltre 3mila i visitatori alle mostre allestite a Ibla, a Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca e Botteghe di via Mercato. Per fornire un ulteriore servizio di promozione culturale e intrattenimento, l’apertura delle mostre è stata prolungata andando oltre al mese previsto: rimanendo aperte fino a domenica 19 agosto 2018.
Ogni anno, dal 2012, coinvolgendo grandi autori e giovani talenti delle scuole di Fotografia più prestigiose d’Italia, Ragusa Foto Festival si consolida sempre di più come evento di grande richiamo turistico-culturale. In termini di investimento per il territorio, il ritorno d’immagine è stato enorme. Grazie anche ai fotografi protagonisti che diventano a loro volta promotori del nostro territorio. Uno degli ultimi esempi in tal senso, lo scatto in piazza Repubblica, a Ragusa Ibla, di uno tra i fotografi più noti nel panorama mondiale, Steve McCurry, pubblicato a giugno scorso nel suo profilo Instagram con quasi 145mila like. Più del doppio di quanto in media (70/80mila) ne raggiungano le sue immagini postate nel suo profilo Instagram. La foto è stata scattata a luglio 2017 in occasione della sua apposita visita a Palazzo Cosentini per vedere le mostre, tra cui la collettiva “Climate Change Evolution”, (voluta dal presidente Obama per la Cop21 di Parigi del 2015), che conteneva una sua immagine, voluta dal presidente Obama per la Cop21 di Parigi.
E come tradizione, SkyArte, canale Arte di Sky, Media Partner di Ragusa Foto Festival, ha annoverato la manifestazione tra gli eventi d’arte d’Italia dell’estate 2018, promuovendola nello spot di promozione, da giugno ad agosto oltre che su SkyArte, anche sul canale di SKY TG24.
Grazie al Festival, LA EFFE tv, canale televisivo del Gruppo Feltrinelli visibile sul canale 135 di SKY, ha scelto Ragusa tra le otto città italiane selezionate per riscoprire il Paese attraverso un nuovo programma inedito dal titolo “Voglio vivere in Italia”, che andrà in onda il prossimo autunno. Il capoluogo ibleo è stato scelto per il riconoscimento di Ragusa Foto Festival come evento di qualità dedicato alla fotografia, eccellenza del Sud, e punto d’incontro tra diverse culture sia tra gli organizzatori e sia tra i protagonisti.
A tal proposito, un ringraziamento particolare alla Cooperativa sociale FILOTEA, nota per la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini stranieri. Determinante la preziosa collaborazione dei tre ragazzi, Viallo, Sow e Barry, per l’allestimento e la sicurezza delle mostre allestite nelle tre sedi previste. Quest’anno oltre Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca e la bellissima chiesa sconsacrata San Vincenzo Ferreri oggi adibita ad auditorium pubblico, peraltro riconosciuti patrimonio UNESCO, si sono aggiunti le Botteghe di via del Mercato e la Sala Teatro Falcone Borsellino.
Tra i più noti amici del Festival, che ci omaggiano sin dalle passate edizioni con la loro presenza, per affetto e per la qualità della manifestazione, la piacevole partecipazione del presidente della Camera Roberto Fico per la seconda volta, e il noto autore di fama internazionale e docente di fotografia Mario Cresci che ha collaborato con un workshop con giovani fotografi dedicato alla città di Ragusa. A questi si aggiunge la presenza nel comitato scientifico del Festival di Aldo Bonomi, sociologo e intellettuale di punta in Italia per la sua analisi dei territori italiani, direttore di Aaster, consorzio di ricerca socio-economica e noto editorialista del Sole24Ore con la sua rubrica “Microcosmo”; insieme con Carmelo Arezzo già segretario generale CamCom di Ragusa e nostro sostenitore, naturalmente Mario Cresci e Stefania Paxhia ideatrice del Festival.
A confermare la qualità del Festival c’è anche il patrocinio della più alta realtà istituzionale italiana culturale, il Ministero dei beni e attività culturali, (si è svolto pure un incontro con i rappresentanti del MIBAC e le realtà che operano in Sicilia nell’ambito della fotografia), e dell’ISIA, Istituto Superiore statale di alta formazione, primo in Italia per le Industrie Artistiche; così come della Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, della Camera di Commercio del Sud Est Siciliano e del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa. Sempre presente ovviamente il sostegno del Comune di Ragusa e dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa. E il supporto determinante di realtà private importanti come CoraBanke, Conserve di Sicilia Giuseppe Rosso, Despar, Leggio Ferramenta, Galleria Soquadro, Comael, Siet, il Centro Commerciale naturale Antica Ibla, Gruppo Fiat SCAR, che credono nella valorizzazione dei nostri luoghi attraverso eventi ad alto contenuto culturale, professionale e di competenza.
Vince il Premio Migliore Portfolio Ragusa Foto Festival 2018 il progetto “The Body of Jane” dedicato al difficile tema dell’aborto, della giovane fotografa calabrese Emilia Rosa Pizzonia, laureata presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze. Menzione speciale al progetto “Stories In The Eye” del fotografo catanese Salvo Alibrio, che esplora le difficili condizioni delle traversate dei migranti. I due esporranno i loro lavori nel 2019, durante la prossima edizione, l’ottava.
Affollatissimi gli appuntamenti durante il fine settimana d’inaugurazione (29 giugno/1 luglio). Seminari, proiezioni, educational, workshop, letture e Premio portfolio, animati da artisti, addetti ai lavori e operatori culturali di fama internazionale, hanno sollecitato il confronto fra le differenti espressioni di creatività, promuovendo una riflessione attorno al tema di quest’anno, “ROTTE DI COLLISIONE” e al ruolo della formazione nella fotografia. A scegliere i protagonisti di questa edizione, la direzione artistica di Paola Binante, fotografa e docente presso l’ISIA e l’ABA di Bologna, Alessandro Carrer curatore e docente di Estetica e Visual Studies all’ISIA di Urbino e Javier Marcelo Cabrera, fotografo professionista.
Gli autori esposti, riconosciuti nel panorama della fotografia contemporanea internazionale, sono stati selezionati per lo sguardo che li contraddistingue, lontano dalla spettacolarizzazione del tema, in favore di un’analisi capace di riflettere sui segni che violenza e conflitti lasciano sulla pelle dei territori, dell’individuo e delle collettività.
Tra gli autori più conosciuti c’erano, la fotografa e collezionista Donata Pizzi, Pavlos Fysakis (direttore artistico MedPhoto di ATENE, Grecia), Sandra Vitaljic (Croatia), #SPAZIOFOTOCOPIA a cura Yvonne De Rosa fondatrice di Magazzini Fotografici di Napoli, Laia Abril (Spagna), le proiezioni dei lavori del Depression Era Collective a cura di Pasqua Vorgia, fotografa e docente di fotografia greca, Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo con un progetto dedicato alle mafie in Italia (progetto prestato dal MUFOCO, unico Museo in Italia di Fotografia Contemporanea, Milano); e dall’altro il percorso espositivo “Territori di Formazione” con i lavori di giovani autori italiani selezionati provenienti dalle istituzioni italiane di Alta Formazione Artistica: l’ISIA di Urbino e le Accademie di Belle arti di Brera (Milano), Bologna e Catania. A queste si sono aggiunte i progetti espositivi legati al Premio Miglior Portfolio 2017, il vincitore Giuseppe Iannello (PA) con un progetto dedicato all’anniversario del terremoto di Gibellina, e le tre menzioni speciali per Fabio Itri (Calabria), Claudio Majorana (CT) e Maddalena Migliore (Modica, Rg).