Dal 10 al 16 settembre torna FestiWall, il festival internazionale di arte pubblica che per il quarto anno trasformerà Ragusa in un cantiere a cielo aperto, i cui protagonisti saranno gli artisti e i muri dell’area nord della città.
Per l’edizione 2018 FestiWall si rinnova arricchendo la programmazione con 6 muri e 4 mostre, il tutto firmato da artisti internazionali con un’agenda fitta di eventi tra concerti, dj set, workshop, talk e mostre.
Alla sua quarta edizione il festival prosegue un percorso di ricerca nell’ambito della migliore arte pubblica internazionale, con lo scopo di offrire alla città un panorama completo delle ultime produzioni della Street Art e confrontarsi con i suoi rappresentanti più interessanti.
Le 6 opere murali di quest’anno si sommeranno ai 16 muri delle passate edizioni, opere permanenti consegnate alla comunità che hanno attivato un processo di rigenerazione urbana e hanno dato la possibilità ai cittadini di vivere in maniera partecipata il proprio territorio.
Per questa edizione gli artisti coinvolti, Hense (USA), Mohamed L’Ghacham (SPA/MA), Alexey Luka (RU), Telmo Miel (NL), Pastel (ARG), Dimitris Taxis (GRE), lavoreranno nell’area della città che va da viale Europa a via Archimede fino al viale dei Platani.
Iperrealismo, figurazione, astrattismo, riferimenti espliciti all’arte del secolo scorso e alle avanguardie, attenzione all’architettura e a tematiche legate all’attualità: questi alcuni dei motivi rintracciabili nelle opere degli artisti invitati, tutti accomunati da un forte legame con il contesto in cui lavorano, la sua storia e il suo paesaggio e da una profonda riflessione sui mezzi e sulle possibilità del loro lavoro.
Se nelle prime tre edizioni il festival si è rivolto prima al nuovo centro cittadino, poi alla zona popolare del quartiere Selvaggio, e infine al centro storico di Ragusa, ora si concentra sulla zona nord della città, quella industriale, densamente popolata, ma priva di punti di socializzazione.
Anche in questa nuova edizione FestiWall sceglie di trasformare uno spazio esistente nel suo quartier generale. Il cuore della manifestazione sarà all’interno degli spazi del Lanificio: un’ex fabbrica tessile realizzata agli inizi degli anni ’60 da un imprenditore illuminato, con sistemi costruttivi e architetture all’avanguardia, uno dei più importanti siti di archeologia industriale della città.
All’interno degli spazi dell’ex fabbrica le 4 esposizioni site specific di Clemens Behr (DE), che realizzerà un’installazione con i materiali trovati all’interno dello stabile, Alex FaKso (IT) con una mostra di opere fotografiche inedite dal 2013 ad oggi, Luca Font (IT) con un progetto site specific in realtà aumentata e infine Gurrieri/Sciveres (IT) dai cognomi degli architetti Giuseppe Gurrieri e Nunzio Gabriele Sciveres, che hanno condotto uno studio sul recupero dell’area di archeologia industriale del Lanificio. Insieme a un team di giovani professionisti e all’agenzia di comunicazione Go Marketing & Co. è stato redatto un masterplan dell’area alla ricerca di nuove e inedite strategie urbane. Il gruppo di architetti ragusani espone la ricerca condotta in questi mesi dal titolo Cose dell’altro mondo, che prevede il riuso dell’area privata per generare, anche solo temporaneamente, nuovi spazi di aggregazione in una zona che, pur essendo di recente costruzione e ricco di abitanti, risulta priva di spazi di socializzazione.
Oltre alle mostre, il Quartier Generale ospiterà tutti gli eventi della manifestazione: due workshop, uno con Luca Barcellona, calligrafo tra i più noti in Italia e in Europa, e l’altro di linocut, tecnica di stampa diretta su carta, cartone o stoffa con Elena Campa; la proiezione del documentario FAME di StudioCromie; una serata dedicata alla Stand Up Comedy con Pietro Sparacino; il talk La città possibile a cura degli architetti Giuseppe Gurrieri e Nunzio Gabriele Sciveres con Francesco Pagliari; e infine i live de L’Elfo, Gigante, Amato Jazz Trio, Go Dugong, Tama Sumo e molti altri.
L’arte urbana compone una mappa, disegna un nuovo paesaggio, rimette in moto pratiche positive per la cittadinanza. Come affermano Vincenzo Cascone e Antonio Sortino dell’Associazione Culturale Pandora, ideatori e curatori del progetto: «La scelta di intervenire in una zona definita geograficamente all’interno della città – sia per caratteristiche che per funzione -ma ancora priva di una propria identità, deriva dalla necessità del festival di proseguire il suo dialogo con il tessuto urbano utilizzando i muri e l’arte come connettore sociale e urbano, e di compiere un primo passo immaginando una nuova evoluzione della città».
L’indipendenza del progetto, la capacità di innescare relazioni durature con partner attivi sul territorio, la ricchezza dell’offerta culturale e la puntuale analisi delle dinamiche urbane, rendono FestiWall un unicum sulla scena artistica italiana e contribuiscono a trasformare Ragusa in una delle mete di riferimento per gli appassionati di Street Art.
Artisti e location FestiWall 2018:
Headquarter, Lanificio, via Feliciano Rossitto, 7, Clemens Behr (DE) + Alex FaKso (IT) + Luca Font (IT) + Gurrieri / Sciveres
Hense (USA), Cantiere Argo Software, Viale Europa, Liceo Scientifico E. Fermi
Mohamed L’Ghacham (SPA/MA), Muro Fazio Neon, Viale Europa
Alexey Luka (RU), Muro La Torre, via Canova/ via Pio La Torre
Telmo Miel (NL), Muro Canova, via Canova/ via Pio La Torre
Pastel (ARG), Muro Siet, via Archimede
Dimitris Taxis (GRE), Muro Geometra, via G. la Pira / viale dei Platani, Istituto Tecnico Rosario Gagliardi