Il Nucleo ambientale della Polizia Provinciale di Ragusa, nell’ambito dei controlli predisposti dal comandante Raffaele Falconieri, sulla prevenzione della gestione illecita dei rifiuti, ha denunciato 6 operatori edili alla Procura della Repubblica di Ragusa per trasporto non autorizzato di rifiuti speciali inerti provenienti da diversi cantieri edili che avevano proceduto ai lavori di demolizione. I denunciati sono N.G. 47 anni Comiso, I.M. 67 anni di Vittoria, F.F. 64 anni di Ispica, S.A. 28 anni di Ragusa, L.V. 50 anni di Noto e C.G. 54 anni di Ragusa.
Gli accertamenti dell’illecito trasporto dei rifiuti speciali inerti hanno interessato i territori dei Comuni di Comiso, Vittoria, Ispica, Scicli, Ragusa e Santa Croce Camerina. Tutti i soggetti sono stati colti in flagranza di reato e sono risultati privi della necessaria autorizzazione rilasciata dall’Albo Nazionale Gestori Rifiuti per le fasi di raccolta e trasporto dei rifiuti inerti che, ai sensi del Testo Unico sull’Ambiente D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006, costituiscono rifiuti speciali non pericolosi e devono essere smaltiti nelle discariche idonee o presso gli impianti autorizzati per il recupero e il trattamento. Sequestrati gli autocarri utilizzati per il trasporto abusivo dei rifiuti.
L’attività illecita avrebbe determinato un danno potenziale all’ambiente considerato che i rifiuti erano destinati all’abbandono e che l’impianto di destinazione avrebbe fatto diniego al loro conferimento. L’azione di controllo della Polizia Provinciale fa seguito all’Accordo di Programma sottoscritto già nel 2016 dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa, dai Comuni, dalle associazioni di categorie interessate – C.N.A. e Casartigiani-, nonché dalle imprese operanti nel territorio nel settore degli inerti. L’Accordo di Programma per la gestione dei rifiuti da demolizione e costruzione è stato di recente rinnovato fino al 2020 e prevede agevolazioni e semplificazioni delle procedure di smaltimento degli inerti da parte di tutti i soggetti del settore edile, a vario titolo coinvolti nella gestione di tali tipologie di rifiuti, compresi i privati cittadini che effettuano piccoli lavori in economia, prevedendo una autocertificazione attestante il possesso dei requisiti stabiliti nel predetto Accordo in sostituzione delle analisi chimico-fisiche e test di cessione, previste dalla norma nazionale, che avrebbero comportato ulteriori ed onerosi costi a carico dei produttori. Nel corso dei controlli sono stati formalmente diffidati altri 13 impresari edili che avevano già prodotto i rifiuti da demolizione depositandoli temporaneamente all’interno dei cantieri, che dovranno attestare al Comando di Polizia Provinciale la certificazione di avvenuto smaltimento per non incorrere nelle sanzioni previste. L’Accordo di Programma punta al contrasto all’abbandono indiscriminato di rifiuti inerti sul territorio provinciale nonché a tutelare le imprese che vi hanno aderito, a cominciare dai trasportatori autorizzati spesso soggetti alla sleale concorrenza degli abusivi che, sottocosto, operano nella più assoluta illegalità provocando danni all’ambiente.