Solenni festeggiamenti in onore di San Biagio, patrono di Comiso

535

“La vita dei nostri santi è (come diceva San Francesco di Sales): “un pezzo di spartito evangelico eseguito da una orchestra capace”. Senza i santi difficilmente avremmo potuto capire il Vangelo; sarebbe rimasto “libro”, “carta”. I santi non sono solo i migliori esegeti della Sacra scrittura ma soprattutto i migliori “esecutori” di essa; con la loro vita ci mostrano che è possibile vivere la parola di Dio”.

Lo dice, nel messaggio rivolto ai fedeli, il rettore di San Biagio, il sacerdote Innocenzo Mascali, aprendo i solenni festeggiamenti in onore del patrono di Comiso. Sabato scorso ha preso il via il mese dedicato al vescovo martire. Per tutto il mese di luglio le funzioni si svolgeranno nella Rettoria di San Biagio. Alle 9 la celebrazione eucaristica, alle 18,30 la recita del Rosario e la coroncina di San Biagio e alle 19 la celebrazione eucaristica. Domenica scorsa, il rettore ha presieduto la celebrazione eucaristica delle 19. Da ieri e sino a venerdì 6 luglio le giornate in preparazione ai solenni festeggiamenti del santo patrono. Le celebrazioni eucaristiche vespertine saranno celebrate dal sacerdote Francesco Mallemi. Ieri sera, inoltre, il sacerdote professore Salvatore Burrafato ha tenuto una conferenza sul tema “Il sangue dei martiri nel flusso del sangue di Cristo”.

Venerdì, poi, alle 17 è in programma l’inaugurazione della mostra fotografica in onore di San Biagio presso la pinacoteca comunale. Alle 19 la celebrazione eucaristica sarà animata dai portatori di San Biagio con la partecipazione dei gruppi di portatori delle parrocchie di Comiso. Alle 21, in piazza Fonte Diana, “La grande assente”, lo spettacolo in cui si canta la storia musicale di Mia Martini animato dalla band ed ensemble vocale “OltreVoci” diretto dal maestro Paolo Li Rosi. Per l’occasione l’impresa ecologica Busso Sebastiano, che effettua il servizio di igiene ambientale sul territorio comunale, darà vita ad un’azione di pulizia straordinaria per rendere i luoghi della festa il più decoroso possibile.

“Il nostro amatissimo San Biagio – dice ancora il rettore, don Mascali – è venerato fin dall’antichità come uno dei 14 santi “ausiliatori”, il che significa che è stato tra i santi più venerati e popolari per ben oltre un millennio ed ancora oggi non solo nella nostra Comiso, ma in tutta la Chiesa, la devozione verso San Biagio è ben diffusa e radicata. La sintesi della sua fama è la Carità, così come è esaltata da San Paolo nella Prima lettera ai Corinzi. Chi ama secondo Dio “non cerca il proprio interesse, non tiene conto del male ricevuto, tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta”. San Biagio ci ricorda a nostra consolazione e incoraggiamento che questa Carità viene da Dio e non avrà mai fine”.