Anche l’attrice premio Oscar Susan Sarandon è stata brevemente arrestata insieme ad oltre 500 donne che giovedì hanno partecipato ad una marcia tutta femminile contro la ‘tolleranza zero’ di Donald Trump sull’immigrazione e la separazione dei bambini dai genitori entrati clandestinamente alla frontiera col Messico. Lo ha fatto sapere lei stessa su Twitter. “Sono stata arrestata. Resto forte. Continuo a lottare”, ha cinguettato dopo essere stata accusata (dimostrazione illegale) e rilasciata.
“Una azione potente, bella, con centinaia di donne che chiedono la riunificazione delle famiglie separate dalla politica immorale” dell’agenzia per l’immigrazione. La democrazia assomiglia a questo”, ha aggiunto pubblicando un’immagine della protesta.
Erano circa un migliaio le donne che giovedì hanno marciato lungo Pennsylvania Avenue sino a Capitol Hill, esibendo cartelli e gridando slogan contro i centri detentivi per i migranti. “We care” (ci importa), cantavano, riferendosi alla controversa giacca indossata dalla first lady Melania nella sua prima visita ai bambini separati alla frontiera col Messico, replicata ieri senza code polemiche legate al suo look. Le organizzatrici del corteo, Women’s March e Center for popular democracy, portavano con se’ anche fogli di alluminio, gli stessi forniti ai figli dei migranti come coperte per dormire.
L’iniziativa rischiava di passare quasi inosservata, oscurata sui media dalla sparatoria contro un giornale locale del Maryland. Ma l’arresto della Sarandon, vincitrice dell’Oscar per Dead Man Walking nel 1996 e candidata alla statuetta di miglior attrice per i suoi ruoli in ‘Atlantic City, Usa’, ‘Thelma e Louise’, ‘L’olio di Lorenzo’ e ‘Il Cliente’,
le ha ridato i riflettori della ribalta.
[Fonte Ansa]