Elezioni, Sonia si è fermata… al 10%. E Solarino non ‘salva’ il Pd

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Quando un'immagine dice tutto. Grazie a Ragusa Abbogghia (Mematori Iblei - Carla Albani)

Ha puntato tutta la sua campagna elettorale, durata mesi (se non anni) su uno slogan accattivante. Alla fine, però, Sonia Migliore s’è fermata a un risibile 10 per cento, con tutte le sue liste fuori dal consiglio comunale, non avendo superato lo sbarramento del 5 per cento.

A Calabrese (che potrebbe fare un passo indietro da segretario cittadino del Pd), invece, non sono servite le ‘prediche’ di Tonino Solarino, che ha vestito i panni del salvatore della patria… dicono per assicurarsi una candidatura in un’eventuale competizione nel caso di rinnovo delle province. La designazione dell’ex coordinatore provinciale dell’Mpa di Raffaele Lombardo, in precedenza sindaco della Margherita, doveva servire da ‘argine’ ai consensi che Giorgio Massari avrebbe raccolto nel mondo ecclesiale.

Ma l’operazione si è rivelata inefficace.

Anzi, Massari, quando mancano 3 sezioni ancora nel conteggio ufficiale, conferma la terza posizione, con circa il 15%, mentre Calabrese si ferma a poco meno del 14.

Una debacle senza se e senza ma per Maurizio Tumino, che aveva collezionato consensi da Forza alla Lega ad alcune liste civiche. Ha ottenuto meno del 15 per cento e le sue liste sono rimaste tutte fuori, eccezion fatta per Insieme, che supera il 5% cento per un soffio.

Chiude la lista Carmelo Ialacqua, con circa 800 preferenze. La sua lista rimane fuori.