“La città parte da noi e dal nostro saper ‘essere cittadini’. Sarà questa impronta di consapevolezza e responsabilità, di legalità e trasparenza, a restituirci la capacità di alzare lo sguardo da terra e ricominciare a rivolgerlo verso l’alto, alle ambizioni e ai sogni che Modica merita”.
Il candidato a sindaco di Modica Salvatore Poidomani, scegliendo un luogo significativo per la sua bellezza – la terrazza affacciata sul panorama della città dell’Hostaria della Musica -, per aprire la campagna elettorale insieme ai candidati delle sue tre liste, ha anche voluto dare a loro e agli altri numerosissimi presenti un messaggio chiaro sulle priorità: “Abbiamo scritto nel nostro programma moltissime cose da realizzare, dalle più piccole e necessarie alle più grandi e strategiche. Ma è ‘Essere cittadini’ che abbiamo voluto come primo capitolo, perché tutto potrà ricominciare solo da un nuovo rapporto tra Comune e comunità”.
“Nessuno di noi dovrebbe aver bisogno di sentirsi ‘cliente’ di un sindaco”, ha ribadito Poidomani: “Per questo ricordo ad ognuno di noi che il buon esempio comincia dalle istituzioni e che chi vorrà darci il suo voto dovrà farlo consapevole che la nostra sarà un’amministrazione fondata sul rispetto delle regole e sulla trasparenza. E non una trasparenza di facciata, di chi fa finta di stare in mezzo alla gente ma in realtà ha reso il Palazzo un fortino impenetrabile. Una trasparenza vera, che si fonderà su due pilastri fondamentali: gli strumenti di democrazia partecipativa da un lato e un rapporto leale tra Comune e contribuenti dall’altro”.
Su entrambi i punti, Poidomani ha fatto proposte concrete. “Promuovere il reale coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni fondamentali del governo della città – ha detto – implica una reale disponibilità a cambiare nel profondo le strutture della politica. E va fatto promuovendo nuove forme di democrazia partecipativa, innanzitutto attraverso l’attivazione di strumenti digitali utili alla trasparenza e alla condivisione, a cominciare dal sito web del Comune. Ma immaginiamo anche spazi reali, ad esempio attraverso la trasformazione della Sala Spadaro del Comune in un luogo di incontro tra istituzioni e cittadini sul modello della Central Lobby inglese: un luogo in cui ognuno possa recarsi durante le riunioni di Giunta e di Consiglio comunale per incontrare, senza bisogno di appuntamento, sindaco, assessori o consiglieri, e sottoporre le proprie idee”. E sul rapporto tra Comune e contribuenti: “Ai cittadini bisognerà assicurare maggiore disponibilità nell’ambito del rapporto tributario, anche attraverso la creazione di uno staff dedicato, con l’ausilio di strumenti informatici, che si possa interfacciare con efficacia per risolvere in tempi veloci le problematiche su accertamento e riscossione e adottare strumenti che consentano di onorare gli obblighi tributari anche a chi, in questo momento, si trova in difficoltà”.
“Compito di un sindaco e di un’amministrazione – ha concluso Poidomani – è innanzitutto questo: saper guardare alla città del domani. Vogliamo lavorare per i prossimi cinque anni ma con lo sguardo ai prossimi venti. Il 2038 non è affatto lontano: noi già lo vediamo!”.