Nove persone arrestate, tra italiani e stranieri, nell’ambito dell’operazione “Pittore barocco” messa a segno dai Carabinieri della Compagnia di Modica. Il nome dell’operazione prende spunto dall’attività di alcuni indagati che utilizzavano una piccola impresa di ristrutturazioni edile e di pittura per nascondere gli incontri con il fornitore e utilizzare un linguaggio criptico per indicare la sostanza stupefacente. L’indagine si è protratta dal febbraio 2017 a marzo di quest’anno.
L’input era stato dato dall’arresto di due cittadini stranieri trovati in possesso di 250 grammi di hascisc. È quindi partita un’indagine a più ampio raggio, che ha permesso di accertare numerosi episodi di spaccio, come quelli messi in atto all’interno della piazza Campailla, piazza Matteotti, piazza Corrado Rizzone, nel quartiere della Vignazza.
Le indagini, inoltre, hanno evidenziato che gli indagati traevano il proprio sostentamento esclusivamente, tranne per alcuni, dallo spaccio degli stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina, effettuato prevalentemente nel circondario del comune di Modica. Il Gip ha concordato con le risultanze investigative, emettendo l’ordine di arresto. Sono stati tratti in arresto: Mohammed Qantar, 38 anni, marocchino; Francesco Di Mauro, 40 anni, di Catania; Aziz Hacham, 35 anni, marocchino; Radu Nichifor, 31 anni, rumeno; Adina Toader, 26 anni, rumena; Rosario D’Amico, 49 anni, modicano; Giovanni Curto, 37 anni, modicano; Laura Curto, 28 anni, modicana; Neila Achref, 26 anni, tunisino. Per un 50enne è stata applicata la misura dell’obbligo di firma.