Estemporanea, inclusiva, aperta a tutti, circolare… come il progetto politico e programmatico di Carmelo Ialacqua candidato sindaco di Città Futura.
Sarà così la presentazione del programma elettorale e dei candidati al consiglio comunale di Ragusa in programma lunedì 14 maggio a partire dalle ore 19.30 presso il locale ‘Così è’ in via Pietro Nenni.
“Il piacere è quello di dialogare su un programma che abbiamo scritto tutti insieme. – così il candidato sindaco Carmelo Ialacqua – Abbiamo subito abbandonato le presentazioni cliché proprio perché non si cuciono bene addosso a noi. Abbiamo preferito una soluzione più colloquiale durante la quale porre l’accento sulle tante anime di un programma che è stato scritto immaginando di avere in mano una tavolozza di colori con l’intento di conferire ad ogni ambito della pubblica amministrazione nuance e identità, partendo dal dialogo e l’azione, due requisiti che mi hanno contraddistinto nei cinque anni trascorsi in consiglio comunale e che saranno il fil rouge dei prossimi cinque”.
Quattro le macro aree individuate da Carmelo Ialacqua: Ragusa Sostenibile; Ragusa più Equa; Ragusa guarda ai Giovani e Innovazione = Ragusa.
All’interno di ciascun ambito sono stati individuati cinque sostanziali progetti che vanno a qualificare ogni segmento, nella sommatoria si concretizzerà il Progetto Circolare che Città Futura ha immaginato per il prossimo quinquennio.
“Ogni macro area è un micro cosmo di fattività. – ha aggiunto Carmelo Ialacqua – Per ciascun progetto si sono immaginati sia la fattibilità che la sostenibilità progettuale e quella economica. A tal proposito voglio citare il progetto di geotermia per ricavare energia dai ricchi bacini di calore presenti nel sottosuolo; i condomini intelligenti con un programma di efficientamento a costo zero; la presenza, all’interno dell’amministrazione, di un disability manager per rendere la nostra città fruibile a tutti; l’ampliamento dei diritti di accesso ai servizi comunali per tutte le coppie di fatto; il progetto Dalla parte delle Donne, vittime di maltrattamenti in famiglia o di stalking. Ed ancora un progetto per contrastare la dispersione scolastica e una lotta senza quartiere a bullismo, omofobia e cyberbullismo; l’individuazione di un immobile comunale da destinare a tutte le associazioni giovanili per azioni ricreative, culturali e di formazione. Ed infine l’introduzione della moneta complementare; un sistema di mobilità urbana a chiamata per anziani e disabili, un sistema di car sharing e piccoli bus ecosostenibili; sarà nostro impegno promuovere la cultura dell’innovazione sociale, facilitando anche progetti di giovani imprenditori, che siano inclusivi e sostenibili. Un programma che tiene conto di tutti e che racconta una città possibile. Tanti di questi progetti sono stati già testati in altre realtà italiane e sono tuttora attivi, perché a Ragusa non è stato possibile? Una domanda che mi sono stancato di porre, è arrivato il momento del FARE”.