Papa Francesco parla dei “vescovi chitarra-in-mano”. Pensava a mons. Staglianò?

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“Quante volte abbiamo sentito: “Oh, questo vescovo! Sì, è buono, ma non si prende cura tanto di noi, è sempre indaffarato”, o “questo vescovo si immischia negli affari, è un po’ affarista e quello non va”, o “questo vescovo si occupa di cose che non vanno con la sua missione”, o “questo vescovo è sempre valigia-in-mano, sempre in giro, dappertutto”, o “chitarra-in-mano”, ognuno può pensare … E’ proprio … il popolo di Dio sa quando il pastore è pastore, quando il pastore è vicino, quando il pastore sa fare la veglia e dà la propria vita per loro. La vicinanza”.

Lo ha detto il Papa, come riferisce Vatican News, nel corso della messa nella cappella a Santa Marta, questa mattina. Ovviamente il pontefice si riferiva a situazioni generali a esperienze nei suoi tanti incontri. E non dà un giudizio. Un vescovo chitarra-in-mano, dalle nostre parti, lo conosco un po’ tutti: monsignor Antonio Staglianò, alla guida della diocesi di Noto. Con la chitarra e la musica, i continui riferimenti a testi musicali a Sanremo e dintorni, monsignor Staglianò ha messo su una Pop Theology.

A qualcuno piace, a qualcun altro meno. E non solo, a quanto pare, ai conservatori. C’è chi preferirebbe un approccio meno mediatico e ‘spettacolare’. Più personale, di guida. E c’è chi ‘ribatte’: La sua pastorale va bene così.