Controlli serrati da parte dei Carabinieri anche nel corso del ponte del 1° maggio in tutta la giurisdizione della Compagnia di Vittoria, in linea con le direttive imposte dal Comando Provinciale di Ragusa, finalizzati a far trascorrere festività sicure a tutte le famiglie che abitano nel territorio di competenza e a tutte quelle persone che vi si sono recate, sfruttando anche il clima caldo e soleggiato di questi giorni: 3 le persone arrestate, 16 denunciate e 5 quelle segnalate alla Prefettura iblea per uso personale di droga, 34 le perquisizioni complessive effettuate, 5 le patenti ritirate e 4 mezzi sequestrati con l’elevazione di 13 contravvenzioni al codice della strada, 62 veicoli controllati e 146 persone identificate.
Sono i risultati dei controlli su vasta scala che i Carabinieri, nell’ambito dei servizi straordinari di controllo predisposti in tutto il territorio ragusano dal Comando Provinciale, hanno portato a termine nelle città di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Scoglitti e Vittoria. Un’operazione che si è affiancata ai tradizionali servizi di ordine pubblico, finalizzata ad innalzare la sicurezza reale e quella percepita dalla popolazione. Il controllo straordinario della giurisdizione ha visto dispiegate numerose pattuglie impegnate attivamente nella repressione dei reati di natura predatoria, specie nelle aree rurali, e dello spaccio e conseguente utilizzo di sostanze stupefacenti tra i giovani del nostro territorio: in tale ottica sono state organizzate perquisizioni mirate, frutto di prolungata attività di acquisizione di informazioni e di successivo riscontro operativo, nelle principali zone di aggregazione giovanile, attentamente monitorate dall’Arma. Particolare attenzione è stata rivolta anche nei confronti di quanti si sono messi alla guida senza patente e senza avere assicurato il mezzo, o in stato di ebbrezza alcolica, con evidenti risvolti negativi in caso di incidenti stradali: in ragione di ciò sono stati organizzati appositi posti di blocco lungo le principali arterie stradali.
I tre arresti sono stati eseguiti su disposizione dell’autorità giudiziarie: i tre sono ai domiciliari per reati contro il patrimonio commessi nel 2015 nel territorio ipparino.