Sarà inaugurata domenica 22 aprile alle 19 presso l’Hotel San Giorgio in via Lanteri 45 a Modica, la mostra dal titolo “Le carte dipinte. Pastelli-Acrilici-Acqueforti”, che vede esporre insieme tre siciliani: Giovanni Blandino, Salvatore Fratantonio e Tano Santoro. Tre artisti, tre amici e tre storie di vita legate da un filo indissolubile di arte e di amicizia che si sviscera, scandito dal ritmo del tempo, tra Milano, luogo di vita, e la Sicilia, terra di origine. Li ritroviamo insieme in una retrospettiva dove più che mai vive una modernità intensa e vibrante che passa attraverso immortali vegetazioni marine ritratte a china “acquerellata” su carta, incisioni in acquaforte che esaltano la drammaticità ed essenzialità del segno, segni indefiniti alla perpetua ricerca di un’emozione, uno slancio, un’inquietudine, un timore.
Tre grandi artisti uniti da una storia di vita comune che li ha visti, poco meno che ventenni, lasciare la Sicilia, terra d’origine e luogo dell’anima, per viaggiare alla ricerca di una formazione artistica solida che li ha portati, dopo percorsi differenti, ad approdare a Milano, dove Blandino e Santoro ancora oggi vivono e lavorano. Tornano a Modica, città natale di Fratantonio e dello stesso Blandino, per una nuova esposizione insieme. “Non è la prima volta, infatti, che Blandino e Fratantonio espongono insieme le loro opere, così nell’aprile del 2015 e a loro oggi si aggiunge Tano Santoro, a suggellare un’amicizia cinquantennale – scrive il critico d’arte Salvatore Parlagreco – La mostra riunisce le opere dei tre artisti che, nella evidente diversità stilistica, delle tecniche utilizzate e nelle varianti proposte, esprimono una costante e rigorosa fedeltà alla loro personale e molto articolata ricerca artistica che porta anche a sperimentazioni moderne e trasgressive”.
Le opere esposte, a conclusione della mostra, verranno accompagnate da poesie che saranno lette durante la serata conclusiva dell’esposizione, il 13 maggio. Una nota poetica per una serata primaverile di musica e arte negli stessi luoghi della mostra, con la sapiente regia di Giorgio Sparacino. Un momento ideale di fusione perfetta tra l’arte e la musicalità della poesia, che si fondono in una sola anima come i tre artisti in questa mostra che li racconta.