La Polizia ha denunciato per rissa i genitori di un bambino di 10 anni, vittima di un atto di bullismo, e il bullo che lo aveva umiliato. Si tratta di due albanesi di 42 e di 36 anni e di un ragusano di 16. I fatti si sono verificati domenica sera quando un poliziotto libero dal servizio si è trovato a bordo della propria auto da via Colajanni a Ragusa; giunto davanti l’ingresso di una sala giochi, luogo di ritrovo di numerosi ragazzi, notando un uomo armato di spranga in ferro che picchiava un ragazzo mentre altri scappavano via.
Fermato il veicolo, ha interrotto la furia dell’uomo che ha gettato l’arma mentre il ragazzo è riuscito a fuggire all’interno della sala giochi. Accanto all’uomo c’era la moglie armata di una stecca da biliardo, anche questa subito gettata a terra. Il poliziotto ha chiesto i rinforzi per identificare tutti i presenti e sequestrare le armi, facendo anche intervenire i genitori dei ragazzini minorenni per riaffidarli. I due feriti sono stati invitati ad andare in ospedale. Nei giorni a seguire gli investigatori della Squadra Mobile hanno ricostruito l’esatta dinamica dei fatti grazie alla visione dei filmati di video sorveglianza ed alle dichiarazioni dei testimoni, così come quelle dei partecipanti alla rissa. Si è così scoperto che era nata da un atto di bullismo di un sedicenne ai danni di un bambino di 10 anni che frequenta lo stesso quartiere. Il sedicenne, sentitosi offeso dalle risate del bambino, che aveva assistito ad uno scherzo ai suoi danni fatto dagli amici, si era pulito le scarpe sulla sua faccia e sui suoi vestiti. La vittima aveva raccontato tutto ai genitori che, per vendicarsi, erano andati a cercare il bullo presso la sala giochi frequentata dai ragazzi del quartiere e lo avevano preso a schiaffi davanti a tutti.
Essendosi minacciati a vicenda, il padre del bambino era andato via per ritornare dopo pochi minuti armato di spranga in ferro, seminando il panico. Il minore, prima colpito con alcuni schiaffi, gli aveva sferrato un colpo di casco e la rissa è degenerata. I maggiorenni sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa, il sedicenne alla Procura per i Minori di Catania.