Gli ispettori della Condotta Agraria sono sul territorio, ma fare una stima precisa dei danni del forte vento di sabato non è cosa facile. Non si è trattato di una tromba d’aria, il maltempo non ha colpito in punti ben precisi, ma ha soffiato e devastato da Gela a Scicli e sono pochi gli uomini al lavoro per una zona così ampia. Anche per questo motivo le organizzazioni di categoria invitano i produttori a segnalare i danni, in modo da avviare la richiesta di risarcimento. “Questo è l’iter – dice il presidente provinciale di Coldiretti, Gianfranco Cunsolo – purtroppo noi per primi sappiamo che in passato delle pratiche non si è saputo più nulla, ma intanto è nostro dovere farle”.
“E’ impossibile – continua Cunsolo – capire quante sono le aziende colpite. Le aree maggiormente danneggiate sembrano essere quelle che vanno da Santa Croce Camerina a Scoglitti, ma anche a Scicli e ad Acate ci risultano problemi. Le serre nuove e in ferro per lo più hanno retto, quelle in legno e un po’ più datate sono venute giù. Il problema è che la plastica è volata via quasi ovunque, lasciando le piante esposte alle intemperie. Quindi, anche dove la struttura ha resistito ci sono comunque notevoli danni alla produzione”.
La Coldiretti è stata presente alla riunione del tavolo tecnico convocato dal Presidente Nello Musumeci a Palermo, e qualcosa pare si stia muovendo. “Sono emerse delle buone proposte – commenta Cunsolo – ma non so se attuabili fino in fondo. E’ stato chiesto lo sblocco dei pagamenti della Crias e l’attivazione del credito agrario, ma chi ha problemi con le banche ne resterebbe fuori quindi in pochi potrebbero fruirne. Si è parlato anche dell’importanza dell’intensificazione dei controlli alle frontiere e nei supermercati per capire effettivamente quanta merce entra da fuori, mediante la stipula di un protocollo con le forze dell’ordine e la forestale. Trattati anche i temi della promozione e della sensibilizzazione al consumatore finale, affinché scelga di acquistare solo prodotti a km 0. Per quanto riguarda la posizione debitoria dei produttori, infine – conclude il presidente – dalla Serit ci è stato risposto che per le tasse che spettano alla Regione si può chiedere un blocco delle cartelle, ma per i debiti Inps dev’essere l’ente a decidere. Va da sé che si tratti di un problema nazionale, difficile da affrontare in un Paese senza un governo”.