“La cosa che più mi infastidisce nelle parole del Sindaco Gurrieri è il suo alludere chiaramente al fatto che ci facciamo pagare per i servizi che prestiamo. E’ vero, chiediamo un contributo alle famiglie dei bambini di cui ci prendiamo cura, ma si tratta di un terzo della somma che andrebbe effettivamente richiesta, proprio per andare incontro alle loro esigenze”. A parlare è Melania Firrito, la presidente dell’associazione Il Piccolo Principe, che da sette anni opera, a Chiaramonte Gulfi, all’interno dei locali messi gratuitamente a disposizione dal Comune e che, dal 1 maggio, dovrà lasciarli ad una nuova associazione, sul cui nome vige per ora il massimo riserbo.
Il Sindaco Sebastiano Gurrieri ha chiarito ieri la sua posizione, la Firrito, che gestisce sia la struttura di Chiaramonte Gulfi che quelle di Ragusa e Scicli, lo fa oggi. “Ma quali guadagni e profitti? Abbiamo sposato un principio di sostenibilità economica – dichiara – ma siamo privati, nessuno ci aiuta e facciamo raccolta fondi nel territorio, ad esempio vendendo le piantine a Natale e in occasione della festa della Madonna di Gulfi. L’associazione che presiedo è accreditata con la Regione ma non riceve soldi da Essa, si tratta solo di un riconoscimento dovuto al fatto che abbiamo i requisiti strutturali e di personale, e in provincia siamo gli unici”.
Gurrieri ha dichiarato di aver messo al corrente la presidente del fatto di dover lasciare i locali a partire da gennaio. Questa, invece, è la sua versione dei fatti: “Ho parlato con il Sindaco una sola volta, prima di Carnevale. È venuto a vedere i locali, insieme ai rappresentanti di un’altra associazione, gli ho mostrato le nostre attività e gli ho spiegato che ospitiamo, complessivamente, 65 bambini, anche di province limitrofe. In quell’occasione gli ho chiesto la possibilità di organizzare un corso di formazione sul tema della disabilità infantile rivolto a famiglie ed educatori e lui ha detto che era d’accordo, mettendomi a disposizione l’aula Sciascia. Quindi, mi sono attivata e ho contattato i docenti. Sempre quel giorno – continua Firrito – Gurrieri ci ha chiesto di creare, all’interno del nostro centro diurno per minori, una sezione per gli adulti e ci ha dato 15 giorni di tempo per pensarci. Noi ci abbiamo riflettuto, ma quando abbiamo chiesto di essere ricevuti non ci ha più dato ascolto. Da parte nostra la disponibilità c’era, ma bisognava trovare una modalità per farlo perché ci sono dei vincoli legislativi“.
La sede chiaramontana della Onlus ospita 12 bambini, di cui solo 3-4 del posto. Per il Sindaco questo è un dato negativo, perché un ente comunale deve fornire servizi alla sua cittadinanza, per la Firrito, invece, “dà lustro alla città, in quanto ci sono molti comuni più grandi in cui quest’attività non viene garantita”.
Melania Firrito conferma, infine, di aver saputo di dover lasciare i locali solo due giorni fa, quando è arrivata la PEC del Comune. “Non è vero che ero stata avvisata prima, ma troverò una soluzione. Probabilmente trasferiremo tutto nel centro di Ragusa, che è molto grande (500 mq) ed è stato inaugurato a ottobre. Noi siamo nati per garantire la riabilitazione dei bambini disabili, è per questo lavoro che ci spendiamo, anche andando in perdita. La nostra unica soddisfazione sono le richieste di collaborazione e accoglienza che ci arrivano da tutta la Sicilia, e questa vicenda lascia l’amaro in bocca, dimostrandomi che il Sindaco Gurrieri non crede nella riabilitazione della disabilità infantile”.