La cooperativa sociale Proxima di Ragusa sempre in prima linea per aiutare le vittime della tratta e dello sfruttamento. Con la primavera arrivano con le sessioni dei laboratori creativi che si prefiggono di sviluppare la manualità delle ospiti e di aiutare la loro spinta fantasiosa, perché anche creare semplicemente fiori e papillon coloratissimi in cartapesta ha un significato intrinseco molto profondo per chi ha subito soprusi e angherie.
“Sono piccoli e semplici gesti – afferma la coordinatrice del progetto Fari 2.0, Ausilia Cosentini – che, però, assumono un grande significato confermando la necessità di garantire supporti creativi necessari a garantire risposte interessanti in termini di benessere psicologico. Ogni piccolo passo compiuto verso il benessere delle nostre ospiti rappresenta, per noi, un grande passo verso la conquista di quella dimensione dell’equilibrio a cui cerchiamo di fare protendere tutte le vittime di tratta che curiamo con il nostro progetto sostenuto dal dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri oltre che dalle varie istituzioni locali nostri partner”.