Il 12 aprile sarà un giorno importante per l’associazione Donne A Sud, che, dopo anni, inizia a concretizzare l’idea di centro antiviolenza che ha sempre avuto in mente, per combattere il fenomeno dilagante della violenza di genere, non solo aiutando la vittima, ma anche facendo prevenzione con gli uomini. Alle ore 10.30 di giovedì 12 aprile, infatti, saranno inaugurati i nuovi locali del centro antiviolenza, presso la casa del Buon Samaritano di Don Beniamino Sacco, in via Pasolini a Vittoria. Sarà una cerimonia sobria, alla presenza delle Istituzioni e dei massimi rappresentanti civili e militari della provincia, ma fondamentale per mettere un nuovo tassello nella battaglia contro ogni stereotipo e per la parità dei diritti. Il centro, che da anni offre assistenza legale e psicologica gratuita, adoperandosi per rifugiare le donne nei casi più gravi, sarà aperto 4 volte a settimana, ma le operatrici, come sempre, saranno disponibili e reperibili h24 al numero 340 9725264.
“Le donne che ci hanno chiesto aiuto sono sensibilmente aumentate negli ultimi anni – afferma l’Avv. Rossana Caudullo – e se questo da un lato ci fa piacere, perché vuol dire che il velo del silenzio finalmente si sta squarciando, dall’altro ci amareggia, perché ci fa capire che il problema è serio. Da tempo la nostra associazione ha stipulato un protocollo con la fondazione Il Buon Samaritano, perché abbiamo trovato in Don Beniamino Sacco un punto di riferimento. Con la sua sensibilità abbiamo potuto risolvere casi molto delicati e con l’inaugurazione di giovedì vogliamo lanciare un messaggio chiaro: donne, non siete sole. Il gruppo che lavora per voi è sempre più forte, compatto, competente e numeroso”.
Contestualmente all’inaugurazione, sarà ufficializzata la nascita, proprio a Vittoria, del Nucleo Trattamento Maltrattanti Sud. Si tratta dell’unica struttura di questo genere nel territorio e sarà ospitata nei locali che, per anni, sono stati messi a disposizione dalla cooperativa Beautiful Days in via La Marmora. Anche questo sarà operativo h24 al numero 351 243 1602.
“Forti delle nostre esperienze in carcere, finalizzate alla riabilitazione dei sex offenders – spiega la dr.ssa Deborah Giombarresi, psicologa del centro antiviolenza – vogliamo continuare a lavorare nell’ottica della rieducazione dei soggetti con comportamenti a rischio, sia di coloro che sono già stati autori di violenza che di quanti sentono di essere ad un passo dal baratro, di stare per perdere il controllo. Abbiamo lavorato in silenzio, per anni, con costanza, impegno, dedizione e serietà, e adesso finalmente, abbiamo gli strumenti per prevenire il reato. A noi potranno rivolgersi quanti si sentono ‘esplodere’ e avvertono che c’è una disfunzione in atto, dovuta al fatto che magari lei se n’è andata o vuole interrompere la relazione, alla paura di perdere i figli o semplicemente alla non accettazione di alcuni atteggiamenti. A loro forniremo supporto psicologico e motivazionale, tramite una terapia incentrata sulle emozioni e sulla riabilitazione dei comportamenti”.
“Siete tutti invitati a partecipare – conclude la Presidente Sabrina Mercante – per un momento di condivisione e sensibilizzazione. Noi, la chiesa, le forze dell’ordine e le istituzioni, tutti in rete, possiamo fare tantissimo. Sono le cronache di tutti i giorni che ci spingono ad agire, perché un Paese che uccide una donna ogni 2-3 giorni è un Paese che ha un problema grave che noi, nel nostro piccolo, vogliamo contribuire a risolvere agendo alla base, partendo dalle scuole, per colmare un gap culturale che si è consolidato nei decenni, se non nei secoli”.