Carissimi amici,
risuoni in noi, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità la lieta notizia della Pasqua: Gesù è risorto! La nostra vita, dunque, è illuminata e trasformata dall’evento della resurrezione. Risuoni per noi l’ammonimento dell’angelo rivolto alle donne: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato”.
Abbiamo bisogno di riascoltare questo invito: “Quante volte, ha affermato Papa Francesco, noi cerchiamo la vita fra le cose morte, fra le cose che non possono dare vita, fra le cose che oggi sono e domani non saranno più, le cose che passano”. La Pasqua è vita, è luce e speranza, e noi tutti abbiamo un grande bisogno di vita nuova, di luce vera e di speranza viva che non delude.
La resurrezione di Cristo ci attesta che l’amore di Dio è più forte di ogni male e della stessa morte. È questo amore di Dio misericordioso, che ha inondato di luce il corpo morto di Cristo e lo ha fatto partecipare alla vita gloriosa. Così la nostra stessa umanità, che il Figlio di Dio ha assunto fino in fondo, è entrata nella vita gloriosa di Dio. Cristo risorto ha aperto per noi la porta della speranza, ha spalancato per noi la pienezza della vita, la Vita eterna. Dio è amore e vita; e la sua gloria è l’uomo vivente, come affermava sant’Ireneo.
Auguro a tutti che la luce e la speranza della resurrezione entri nella nostra esistenza di ogni giorno. Quante oscurità, quante solitudini, quanti dolori, quanti deserti dobbiamo attraversare. Ma non siamo mai soli: Cristo è risorto. Con Lui, la sofferenza e il dolore, le catastrofi e le ingiustizie sociali non sono l’ultima parola della storia, ma lo scoglio oltre al quale c’è una realtà nuova, c’è la vita destinata a durare per sempre.
Con Lui, le difficoltà non sono un motivo di scoraggiamento, ma lo stimolo per un impegno che si fa carico dei bisogni e delle attese dei nostri fratelli.
La Pasqua ci spinga a cercare occasioni e a trovare relazioni, che possano dare concretamente vita, luce e speranza a noi, e alle persone che incontriamo. Le nostre comunità hanno bisogno di trovare segni e motivi per un cammino più luminoso e per una vita più fiduciosa e più buona. Ma hanno pure bisogno di occhi limpidi che sappiano vedere e riconoscere.
La fede nella resurrezione di Cristo ci assicura che nessuna opera buona, fatta dai cristiani o da chi non condivide la fede in Cristo, è destinata al fallimento o all’insignificanza, ma diventa segno di vita nuova perché aiuta a guardare verso l’alto, favorisce il prendersi cura e il farsi carico di chi vive nel dolore e nella povertà.
Con affetto paterno, rivolgo a ciascuno dei membri della nostra Comunità diocesana l’augurio pasquale che ci libera dal giogo della schiavitù del peccato e ci fa condividere la gioia del Signore Risorto.
Buona Pasqua di Resurrezione a tutti, specialmente a coloro che sono afflitti; a quanti sono smarriti di cuore; a quanti non riescono più a ricentrare la loro vita a partire da Cristo che risorgendo dona pienezza di vita a tutti.