Svastiche sui muri di Ragusa: ‘indaga’ la Digos. Ma cosa sta succedendo?

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Nella parte cerchiata in rosso si vedono i 'segni' di una svastica cancellata in questi giorni, su un muro vicino via Mariannina Schininà

Svastiche sui muri, scritte ingiuriose nelle stradine, sigle razziali. A Ragusa il problema è stato sollevato più volte ma di recente anche la Digos se ne sta occupando in maniera certosina. Dalla Prefettura ogni 3-6 mesi viene avviato un controllo capillare sul territorio per individuare scritte e simboli riconducibili alla pista anarchica, politica o degli ultras, in modo che si possa poi procedere con le segnalazioni all’ufficio tecnico del Comune, che deve provvedere alla rimozione e alla pulizia. A volte l’Ente risponde velocemente, altre volte un po’ meno ma, complice adesso il delicato periodo della campagna elettorale, le forze dell’ordine stanno spingendo decisamente di più in tal senso.

Alcune scritte sono datate, altre meno, ma è facile trovarle tanto a Ragusa superiore quanto nei vicoli barocchi di Ibla. Di certo non un bel biglietto da visita, senza considerare che la matrice di alcune sigle potrebbe anche nascondere un disagio che, dato il particolare momento politico nazionale, sembra pronto ad esplodere.

Da Palazzo del Governo e dalla Polizia assicurano, comunque, che non c’è stato un incremento del fenomeno, sebbene girando per la città l’impressione sia un tantino diversa e, di sicuro, il fatto che il simbolo nazista sia comparso anche nel parco giochi di via Portovenere, a Marina di Ragusa, dipinto con lo spray su uno dei giochini dei bambini, fa riflettere.