Le aperture degli esercizi commerciali nelle festività oggetto di una nota che il segretario generale della Filcams Cgil di Ragusa, Antonio Modica, ha inviato ai sindaci di Modica e di Ragusa. Nella missiva si legge:
“La scrivente organizzazione sindacale con la presente intende ribadire la totale contrarietà alle aperture degli esercizi commerciali nelle festività e ne chiede il rispetto del significato e del valore sociale.
Contrariamente a quanto sostenuto dai fautori delle liberalizzazioni il ‘sempre aperto’ non ha aumentato i consumi tantomeno i posti di lavoro, né ha portato vantaggi economici alle imprese, anche per il conseguente incremento dei costi di gestione; è anche vero, comunque, che il problema dell’aumento del costo del personale lo hanno solo le aziende che rispettano il contratto collettivo nazionale di lavoro e non quelle che lo disconoscono parzialmente o integralmente.
Infatti per i dipendenti, costretti a turni di lavoro più lunghi e meno retribuiti rispetto a prima con la liberalizzazione delle aperture, si è avuto un significativo peggioramento della vita. In particolare per le donne, la grande maggioranza dei dipendenti, per le quali è diventato sempre più difficile conciliare la vita familiare con il lavoro.
Sappiamo che sono tante le categorie di lavoratori che svolgono la loro attività durante le domeniche ed i festivi, ma come è noto a tutti, si tratta di servizi essenziali ( Ospedali, trasporto, polizia, ecc. ).
Fare la spesa la Domenica e nei giorni festivi, può essere un vantaggio per i consumatori ma non un servizio essenziale per la collettività.
Tra l’altro in passato queste aperture erano garantite a rotazione da accordi tra il sindacato, le associazioni datoriali e le istituzione che salvaguardavano gli interessi di tutti, consumatori, aziende, lavoratori e lavoratrici.
Con l’avvicinarsi delle festività di Pasqua e la notizia dell’apertura dei tre centri commerciali nella giornata di”Pasquetta“, tantissimi sono stati i lavoratori che ci hanno contattato, per trovare una soluzione visto che l’anno precedente in alcuni centri non si era lavorato.
Per queste ragioni la Filcams Cgil, da anni impegnata nella campagna nazionale “La festa non si vende, si vive”, tesa a restituire diritti dei lavoratori sottratti alla contrattazione, chiede ai sindaci in indirizzo di farsi garanti dei diritti di centinaia di lavoratori, convocando un incontro urgente con tutti i soggetti interessati (Direttore dei centri, associazioni datoriali sindacati e istituzioni ) per potere concertare e regolamentare l’apertura selvaggia delle festività”.