La chiesa del Sacro Cuore non è riuscita a contenere l’enorme folla di parenti e amici giunti questo pomeriggio per l’ultimo saluto a Elena Roccasalva, la trentenne morta domenica sera in un incidente stradale lungo la strada per Rosolini.
Un vero e proprio fiume di gente per dare l’ultimo attestato di affetto alla giovane mamma, conosciuta da tutti e benvoluta.
“Anche Gesù Cristo ci dà il permesso di gridare” – ha detto il celebrante, don Nunzio Distefano, introducendo l’omelia.
E ha aggiunto: “Elena, che porti il nome di una grande donna, che io ho conosciuto, la tua nonna, una donna forte che riusciva a fare il bello ed il cattivo tempo… lei sarà la prima ad accogliere la nipote e a dire: che ci fai qui non è ancora il tuo tempo? … La morte non può spezzare i vincoli dell’amore, ci può strappare una persona cara, ma non dal cuore, dalla mente”.
Il sacerdote ha poi aggiunto: “La vita è bella. Elena era, e continua ad esserlo nella vita eterna, innamorata della vita”.
Ha poi citato l’astrofisico Stephen Hawking, morto oggi, che diceva: “Guarda sempre le stelle non guardare i tuoi piedi”.
E ha concluso: “Se avessimo potuto avremmo fatto di tutto per salvarla, ma non l’abbiamo potuto fare. Una cosa, però, possiamo farla: onorare e rispettare la nostra vita. I grandi vivendo bene le nostre giornate e non augurandoci che il sole non sorga. E ai giovani dico: non vi avvelenate la vita, non vi fate del male, non fate piangere i vostri genitori. Pensate a chi avrebbe fatto di tutto per vivere anche solo un giorno in più. Nonostante le difficoltà la vita ci viene donata per un motivo: viviamola bene”.
Tanti i messaggi degli amici poco prima della fine della messa. Il primo a parlare è stato il compagno. Una preghiera, un’invocazione, perché da lassù Elena si prenda cura del loro figlio piccolissimo, accompagni i suoi passi, protegga la sua vita.
All’uscita del feretro dalla chiesa, la banda ha suonato la musica del film ‘La vita è bella’.