Sull’onda della rabbia e dell’indignazione crescente per i drammatici fatti di Sciacca, dalla Regione arrivano due milioni per il piano anti-randagismo in Sicilia. Lo ha annunciato il presidente Nello Musumeci, che ha spiegato che la somma servirà per sterilizzare 30.000 cani e gatti randagi, e che si partirà non appena saranno pronte le strutture che si dovranno materialmente occupare della sterilizzazione, e che dovrebbero essere due a livello regionale.
Ed intanto arriva una sentenza della Cassazione destinata a fare storia, perché conferma multe fino a 10mila euro per chi abbandona il cane anche in caso di prescrizione del reato.
Il codice penale punisce con l’arresto fino ad un anno, o con ammende che vanno da 1.000 a 10.000 euro, chiunque abbandoni animali domestici o li tenga in condizioni incompatibili con la loro natura, procurandogli sofferenze. La sentenza in questione riguarda un uomo che era stato condannato a pagare 7000 euro per abbandono di animali, fatto avvenuto nel 2011, e che aveva impugnato il provvedimento. Adesso la terza sezione penale si è pronunciata sulla vicenda stabilendo per l’imputato un annullamento della condanna, ma non con una pronuncia piena di assoluzione, nonostante i fatti siano prescritti. Questo perché, in presenza di una causa di estinzione del reato, la formula di proscioglimento nel merito può essere adottata solo quando dagli atti risulti evidente la prova dell’innocenza dell’imputato, e non nel caso di insufficienza o contraddittorietà delle prove. In questo caso, la difesa aveva sostenuto che l’uomo stava legando il cane alla ringhiera semplicemente per effettuare una sosta momentanea, in attesa di riprendere il tragitto utile a portarlo a casa. Spiegazioni che i giudici hanno ritenuto in parte infondate e in parte inammissibili.