“Il Pd di Comiso propone la ricandidatura di Filippo Spataro a Sindaco di Comiso. Alle luce dei risultati ottenuti, che hanno portato fuori dal tunnel la nostra comunità, il direttivo ha approvato all’unanimità e con grande entusiasmo la ricandidatura di Filippo Spataro a Sindaco per le Amministrative 2018, dando alla segreteria cittadina il via libera per incontrare a breve i rappresentanti della coalizione di governo per sviluppare, insieme, un percorso aperto, partecipato e condiviso sulla proposta del Pd e sulle nuove linee programmatiche”.
Questa la deliberazione unanime del Pd di Comiso inviata alla stampa, che si è riunito in assemblea cittadina giovedì sera. Una riunione partecipata che ha registrato la presenza della quasi totalità del direttivo cittadino. Una ricandidatura insomma, ratificata per l’acclamazione di tutto il Partito Democratico e alla presenza dell’attuale coordinatore Provinciale, Bartolo Giaquinta, che ne ha sancito la legittimità. A ritroso di 24 ore dalla riunione però, era arrivato tramite messaggio alla dirigenza del partito e alla segreteria, un messaggio di Pippo Digiacomo che, secondo le regole previste dallo statuto, chiedeva le primarie.
Secondo il segretario cittadino Biagio Taranto, non ci sarebbe alcun problema nell’assecondare tale richiesta purché si rispettino tempi e modi previsti dallo stesso statuto per invocare le primarie interne al Pd. Durante la riunione del direttivo cittadino di giovedì, non solo non era presente Digiacomo che pare avesse comunicato di avere altri impegni, ma nessuno ha chiesto di indire le primarie. Subito dopo la decisione di ricandidare Spataro presa unanimemente il giovedì sera, venerdì mattina, alle 10, arriva ai membri del PD e a tutta la stampa, un messaggio whatsapp di Pippo Digiacomo in cui si legge: “Sto pensando di scendere in campo per la mia città: di candidarmi a sindaco di Comiso. Comiso, un mio grande amore. Vediamo”.
Nel messaggio Digiacomo, dirigente del Partito Democratico, fa anche sapere di avere notificato questa sua decisione al segretario cittadino, Biagio Taranto, al coordinatore provinciale, Bartolo Giaquinta, e al segretario regionale Fausto Raciti che però, è dimissionario.
Pare che in merito a questa eventuale auto candidatura, non sia mai pervenuta ad oggi, alcuna comunicazione che segua le procedure ufficiali e che abbia preceduto di fatto la decisione del Pd di ricandidare l’attuale sindaco Filippo Spataro. Questi i fatti ad oggi e in ordine cronologico. Un passaggio in merito a questa vicenda che per certi versi rasenta il paradosso, va fatto citando le stesse dichiarazioni di Digiacomo che, in un post scritto sulla sua bacheca facebook, aveva dichiarato tra i buoni propositi del 2018 : “Non lasciarsi prendere dalla furia della rivincita. A volte si risolve in una riperdita. Quindi, non autocandidarsi ma farsi candidare, se altri e il popolo ritengono che ciò possa essere utile”.
Ma senza l’applicazione dell’istituto delle primarie è poco chiaro chi siano “altri e il popolo” (e quale partito) che stanno chiedendo a Digiacomo di candidarsi a sindaco.