Il parroco che getta via i centesimi e la posizione di Staglianò: “Gesto disdicevole, ma no a crocifissione”

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Il gesto è stato disdicevole, specialmente perché compiuto durante un funerale. A breve incontrerò il sacerdote, che al telefono ha già chiesto scusa, parlando di un momento di tensione che si era creato dopo l’omelia”.

Mons. Antonio Staglianò, il Vescovo della Diocesi di Noto, prende posizione sulla polemica che sta montando a Modica, a seguito di quanto accaduto durante le esequie di una donna, a Crocevie, quando il parroco ha preso la parola per fare delle puntualizzazioni: “Chiunque abbia fede deve pensare questo: se il Signore venisse a casa vostra e vi chiedesse di fare un dono a vostro fratello, voi regalereste pochi centesimi? Ecco, immaginate che ci sia il Signore a passare tra i banchi e che i soldi li diate a Lui. Mi raccomando il Signore non accetta i centesimi”.

Fin qui solo qualche sorriso, ma la situazione è precipitata nel momento in cui si è fatto portare il sacchetto con le offerte, ha svuotato il contenuto sull’altare e, alla vista di una moneta da 20 centesimi, incurante del fatto di essere nel bel mezzo di un funerale e davanti a delle famiglie inconsolabili, ha attraversato la navata della Chiesa, oltrepassando il feretro, gettando fuori la moneta e scatenando una baraonda.

Non giustifica il prete, Mons. Staglianò, “ma da qui a crocifiggerlo, a distruggerlo sui social o a chiederne la testa ce ne passa. E’ nato tutto da un equivoco che va chiarito – afferma – e per questo sto per incontrare sia lui che una rappresentanza delle persone che hanno assistito alla Santa Messa. Non appena ha visto i centesimi, ha pensato che qualcuno glielo volesse fare apposta, che lo volesse sfidare. E ha reagito, sbagliando”.

Per Sua Eccellenza, il parroco in questione “è quanto di più lontano possa esserci da una persona attaccata al denaro. Tutti i fedeli sanno che i soldi che vengono raccolti durante l’offertorio, specie dei funerali, sono destinati ai bambini di Betlemme e dell’India. Da qui l’invito ai fedeli a donare qualcosa di più della moneta da 5 centesimi e, piuttosto, a non donare affatto se non si è nelle condizioni di farlo”.

Tutta questa storia, conclude il Vescovo, “non deve servire a far passare il messaggio che la Chiesa sia attaccata al denaro. Quanto accaduto va inserito nel contesto del momento e nel rapporto, che in certe fasi può anche non essere semplice da gestire, tra parrocchiani e preti. Se ci sarà da porgere delle scuse lo faremo, l’importante è delineare bene i contorni della vicenda. Cos’altro posso fare? Allontanarlo dalla parrocchia? Non credo saranno presi provvedimenti – conclude – magari faremo un comunicato chiarificatore. Bisogna capire perché ha agito così, ma non vanno esasperati gli animi”.