Sulla turnazione domenicale dei panifici a Vittoria si fa subito sul serio. Venerdì il Sindaco Giovanni Moscato ha promulgato l’ordinanza che prevede l’apertura alternata dei punti vendita e già ieri sono fioccate le prime multe della Polizia Municipale. 15 sono stati gli accertamenti condotti, 8 quelli trovati chiusi, 4 quelli aperti che non effettuavano la panificazione e 3 quelli aperti che avevano panificato in violazione dell’ordinanza, dato che non era il loro turno. Nei loro confronti, pertanto sono state elevate sanzioni da 250 euro ciascuna.
Il decreto regionale che sta cercando di disciplinare il settore assegna ai sindaci la funzione di garanti del servizio di panificazione nei giorni domenicali e festivi. Così, venerdì scorso, a Palazzo Iacono l’amministrazione comunale ha incontrato le associazioni di categoria e poco dopo è arrivata l’ordinanza, che sta facendo molto discutere e sta creando qualche malumore. La maggioranza dei panificatori, infatti, 37 su 52, pare non volesse la turnazione ma la semplice non panificazione. Invece, i panifici vittoriesi sono stati suddivisi in 3 turni (A, B,C) e quelli di Scoglitti in 2 (D,E). In sostanza, tutti possono aprire ma sono autorizzati a panificare solo circa 20 panifici per volta, e ciò significa che la panificazione domenicale potrà avvenire ogni tre settimane circa.
Assipan e Confcommercio hanno sempre detto di voler essere semplici spettatori in questa vicenda, portavoce delle esigenze e delle richieste della categoria dei panificatori. La CNA di Vittoria, invece, li attacca per il modo in cui avrebbero più volte cambiato idea e afferma che la sua posizione “è chiara a Vittoria come negli altri undici comuni della nostra provincia: siamo (come avveniva prima del decreto Lo Bello) per la libera autodeterminazione delle aperture e delle chiusure da parte degli operatori del settore; siamo quantomeno per la turnazione domenicale e festiva delle aperture perché con l’avvicendamento si tutelano le imprese locali che producono pane e sfarinati vari. Invece, la non panificazione domenicale o addirittura la chiusura di tutte le attività penalizzerebbe le imprese locali che producono un pane di qualità, a tutto vantaggio del pane precotto, surgelato e poi terminato di cuocere nei vari punti vendita della grande distribuzione organizzata. Facciamo notare che i supermercati della Gdo sono aperti sette giorni su sette, quindi domeniche comprese. Il comportamento di Assipan Sicilia Confcommercio sta oggettivamente producendo un vantaggio per la grande distribuzione a tutto discapito dell’imprenditoria artigiana locale”.