Non è ancora chiaro cosa sia successo, e se la causa sia da ricercare nell’ondata di maltempo che perdura da 24 ore, con piogge incessanti. Quello che è certo è che nel primo pomeriggio nel Duomo di San Giorgio di Modica alcuni pezzi di stucco e dei calcinacci si sono staccati dalla navata destra, proprio vicino al punto in cui viene custodito il simulacro del Santo. Per fortuna, nonostante in quel momento il luogo di culto fosse aperto ai visitatori, nessuno si è fatto male o è stato accidentalmente ferito dalla caduta dei detriti.
Per precauzione, comunque, il Duomo è stato chiuso per qualche ora e sul posto si sono subito recati, per un sopralluogo insieme al parroco Don Giovanni Stracquadanio, il sindaco Ignazio Abbate e il Soprintendente Calogero Rizzuto.
“La Chiesa di S.Giorgio è aperta e fruibile. Il crollo di oggi riguarda solo piccole porzioni di stucco, molto probabilmente danneggiate da antiche infiltrazioni di acqua“. Così in serata il sindaco Abbate, che continua: “Non appena venuti a conoscenza di quello che era successo, ci siamo precipitati immediatamente sul posto ed abbiamo constatato insieme all’architetto Belluardo e all’ingegnere Linguanti che il distacco non costituiva un danno strutturale ma superficiale. Quindi sono arrivati anche il tecnico della Curia ed il sovrintendente ai Beni Culturali di Ragusa, Calogero Rizzuto, che hanno potuto constatare la reale entità del danno. Una squadra di operai è stata messa a disposizione dal Gruppo Zaccaria per intervenire immediatamente e verificare altre eventuali problematiche. Una rete di sicurezza è stata installata per mettere tutti al riparo da altri eventuali cedimenti. L’accaduto rafforza quanto andiamo sostenendo già da tempo e cioè che uno dei simboli della nostra Città, patrimonio dell’Unesco, ha bisogno di interventi di manutenzione specialmente per quanto riguarda la parte interna degli stucchi. Quello di oggi è un campanello di allarme che sarebbe gravissimo sottovalutare. Per anni i Governi regionali hanno ignorato le richieste di finanziamento avanzate dalla Sovrintendenza di Ragusa per interventi di urgenza che potessero mettere in sicurezza l’enorme patrimonio custodito dalla Chiesa di S.Giorgio. Lo stesso Sovrintendente ci ha assicurato che avrebbe immediatamente inoltrato la richiesta di finanziamento di un lavoro di urgenza proprio per scongiurare ulteriori danni alla struttura. Alla luce di tutto ciò ho voluto tempestivamente informare il Presidente della Regione dell’accaduto”.