Catturato in Inghilterra, in una cittadina nei sobborghi di Londra, su indicazioni fornite dai Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa, Paul Emilian Maftei, 35enne pregiudicato di origine rumena che, nel mese di ottobre 2015, era stato tratto in arresto dai Carabinieri, nel corso dell’operazione di polizia giudiziaria denominata “Drughi”, che aveva consentito di far luce su di un gravissimo episodio di criminalità verificatosi nel mese di marzo 2015 quando, in un casolare nelle campagne di Marina di Ragusa, un gruppo di rumeni, agendo con lo stile della banda del film “Arancia Meccanica”, compì una rapina ai danni di una coppia di loro connazionali. Nel corso di tale rapina venne anche compiuta una violenza sessuale nei confronti della donna residente nell’abitazione.
Le indagini svolte dai Carabinieri avevano consentito di individuare e arrestare tutti i componenti di tale gruppo criminale, 3 dei quali, tra cui Maftei, furono arrestati nel successivo mese di ottobre, mentre un altro soggetto, sempre di nazionalità rumena, Calin Vasile, 38 anni, considerato il capo della banda, fu arrestato nel febbraio 2016.
Successivamente, dopo circa un anno di custodia cautelare in carcere, Maftei fu ammesso ai domiciliari ma, dopo pochi giorni, si allontanò dalla sua abitazione rendendosi latitante. A quel punto i Carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa avviarono le ricerche e, mediante indagini su uno dei più noti social network, sono riusciti ad individuare un profilo riconducibile a Paul Emilian Maftei. Proprio spulciando tale profilo, i militari hanno accertato che l’uomo si era trasferito in una piccola cittadina vicina alla capitale inglese e hanno ottenuto dall’Autorità Giudiziaria di Ragusa l’emissione di un Mandato d’Arresto Europeo che, in caso di rintraccio, consente l’arresto anche in altri paesi dell’Europa.
Tale provvedimento è stato inoltrato alle autorità di Polizia del Regno Unito, che hanno trovato il 35enne proprio nella località indicata dai Carabinieri di Ragusa. Maftei è stato, quindi, arrestato ed estradato estradizione, è già tornato in Italia ed è stato consegnato alla Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Roma Fiumicino. Da lì è stato tradotto in carcere, in esecuzione del provvedimento restrittivo emesso a suo carico.