Gremita la chiesa della Badia, a Ragusa, per il convegno “Avere a cuore” organizzato dall’Istituto di Gestalt Therapy gtk e da alcuni amici e colleghi che hanno voluto chiudere l’anno con una festa cittadina per i 70 anni di padre Giovanni Salonia, compiuti il 27 settembre scorso.
Un anno difficile, che ha visto tanti con padre Giovanni esultare per la sua elezione a vescovo ausiliare di Palermo e quindi con lui soffrire per le cattiverie di cui è stato vittima. Le migliaia e migliaia di like e condivisioni che la Pagina “Sulla vicenda di padre Salonia” ha registrato lungo la pubblicazione dei documenti inerenti e le cinquemila firme che la petizione ha raccolto testimoniano della indiscussa stima e della fiducia di cui padre Giovanni gode.
E il convegno “Avere a cuore” ne è stata un’ulteriore espressione. L’incontro ha voluto essere un corale “grazie” a padre Giovanni per il suo prendersi cura di tutti. “Chi ha incontrato i suoi occhi e non si è sentito visto nella profondità più bella del proprio animo? Chi ha stretto la sua mano e non si è sentito toccato nel profondo?” – ha sottolineato Agata Pisana, spiegando agli intervenuti la scelta del titolo. “Maestro e terapeuta” recitava il sottotitolo, con evidenza di chiarezza.
Ed il plauso nei confronti di Giovanni Salonia arriva anche dal mondo culturale e professionale di più alto livello, dato che “Avere a cuore” è anche il titolo di un libro di scritti ‘in onore’ che uscirà a breve, un festschrift che raccoglie autori quali Alberoni, Ammaniti, Jossua, Ruggieri e l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice.
Dopo un’introduzione da parte della dott.ssa Paola Aparo, cofondatrice con Salonia ed altri nel lontano 1979 della Scuola di Psicoterapia della Gestalt che oggi ha sedi a Ragusa, Roma e Venezia, è stata la dott.ssa Valeria Conte, co-direttrice dell’Istituto, a presentare una puntuale panoramica delle più innovative letture della sofferenza umana e della possibilità di intervento clinico che Salonia ha sviluppato in questi lunghi anni di ricerca e di esperienza professionale. Se quindi padre Gaetano La Speme, ministro provinciale della Provincia dei padri cappuccini di Siracusa, ha esplorato alcuni degli ambiti del carisma di Francesco d’Assisi che Salonia ha avuto particolarmente a cuore, è stata la dott.ssa Rosaria Lisi (psicoterapeuta e teologa) a fare sintesi del suo coniugare le passioni per la psicologia e per la teologia in un unico modello di formazione pastorale da cui sono nati i corsi di Pastoral Counselling. “Sono gli psicologi che ti ringraziano – ha detto commossa la Lisi – sono i teologi, sono gli allievi del Pastoral, ma è soprattutto una donna venuta da Nazareth: Maria. Non c’è celebrazione in cui padre Giovanni non si rivolga con intensità a Maria, non c’è pubblicazione che non abbia voluto dedicare ad un giorno speciale per Maria”.
Intenso, toccante l’intervento del suo amico fraterno prof. Antonio Sichera, prezioso compagno di viaggio nell’infaticabile lavorio di penetrazione e comprensione del mistero umano e della poesia dei cuori. “Un dono” l’uno per l’altro si sono definiti reciprocamente.
Per ultimo è intervenuto padre Giovanni, ringraziando i presenti e formulando loro i suoi speciali auguri: “Quando a volte Dio sembra silenzioso, se non ascoltiamo la sua voce, questa è sofferenza ma è anche la nostra forza perché se non sentiamo lui allora dobbiamo sentirci fra di noi. Dio non ci dà risposte dirette (nessuno ha parlato con Lui), ma ce le dà attraverso il calore che reciprocamente ci diamo… allora il silenzio di Dio si incarna e diventa parola. Che possiamo dunque dimorare fra la felicità e i suoi dintorni, che sono le relazioni fra noi”.
Un lunghissimo, scrosciante, commosso applauso ha risposto alle sue parole.