Conferenza stampa di fine anno del sindaco di Comiso Filippo Spataro questa mattina nell’Aula Pietro Palazzo di via degli Studi. Il primo cittadino, alla presenza della Giunta comunale, nel corso dell’incontro con i giornalisti, ha spaziato sui vari temi che hanno caratterizzato l’azione amministrativa nel corso dell’anno che sta per concludersi, tracciando un bilancio del suo mandato amministrativo e mostrando la sua idea di futuro per Comiso.
Una conferenza importante, perché in primavera i comisani saranno chiamati al voto e quello sarà il momento in cui potranno dire la loro sull’operato dell’amministrazione Spataro, che sembra avere tutte le intenzioni di ricandidarsi per andare avanti sulla strada tracciata in questi anni in cui, nonostante il dissesto economico, si è programmato molto, in modo da essere pronti a partire con i cantieri e le opere pubbliche non appena usciti dal tunnel della crisi. “La città va ora verso la normalizzazione – ha dichiarato il Sindaco – e quello che si sta per chiudere è stato per tutti noi l’anno della cultura e delle opere pubbliche, i due rami che contraddistinguono un Comune. Gli ultimi lavori consegnati e già avviati, in ordine di tempo, sono quelli della rete viaria, ma c’è ancora molto da fare. Si lavora, comunque, finalmente, in un clima di ritrovata fiducia e non potrebbe essere diversamente, dato il fermento in atto”.
Il riferimento è alla scuola materna di via Bufalino e alla strada di collegamento tra la città e la zona artigianale, attesa da 15 anni e finalmente in fase di realizzazione. C’è poi la riqualificazione del ponte Onorio, che ha dato il via ai lavori di riqualificazione complessiva delle strade sia di Comiso che di Pedalino, strade che, rimarca Spadaro, “abbiamo ereditato in uno stato disastroso”. E poi il progetto per il restyling della villa comunale, che sarà inglobata al centro cittadino grazie all’eliminazione della recinzione e al miglioramento dell’illuminazione e delle telecamere di videosorveglianza, che la renderanno un’area sicura anche nelle ore serali e notturne; e ancora gli interventi sulle rotatorie e nella circonvallazione, nonché all’ingresso della città arrivando da Santa Croce, che sarà messo in sicurezza.
“In questi anni di dissesto abbiamo lavorato e programmato per mostrare ai cittadini la nostra visione di rilancio, che passa anche attraverso l’approvazione del bilancio dopo 11 anni, le attività e i luoghi legati alla cultura, proprio come quello in cui ci troviamo oggi e che abbiamo trasformato in museo. E poi ancora il concerto della banda musicale dell’Arma dei Carabinieri e le serate kasmenee, con l’evento clou che ha portato nella nostra piazza oltre 4000 persone ossia il live dei Modena City Ramblers. Comiso rivive – ha concluso Spataro- era quello che i comisani si aspettavano da noi una volta fuori dal tunnel, è quello che abbiamo promesso loro e che, fatti e dati alla mano, stiamo provando a realizzare”.