“Se non è accanimento questo, non sappiamo cos’altro lo sia. Scicli ha già pagato un prezzo troppo alto in termini ambientali”.
E’ la dura presa di posizione dell’on. Orazio Ragusa rispetto all’ipotesi di realizzare una discarica in contrada Passo Salina, nei pressi di Sampieri, borgata famosa per la sua fantastica spiaggia. “A prescindere dal fatto – sottolinea il deputato regionale – che stiamo parlando di un sito di impareggiabile bellezza e dalla straordinaria valenza paesaggistica, per cui non si capirebbe la ragione per la quale lo si dovrebbe deturpare, abbiamo appreso che questa ipotesi sarebbe stata ventilata dall’ex Provincia e dall’Ato ambiente in liquidazione. Quindi, da un lato un ente commissariato e dall’altro una società in liquidazione che dovrebbe pensare a tutt’altro piuttosto che arrogarsi il diritto di segnalare siti di suggestione e fascino unici. Tutto ciò, inoltre, senza riflettere sul fatto che a Scicli, con San Biagio e Petrapalio, è stato pagato un tributo, in termini ambientali, parecchio elevato. Ma a cosa hanno pensato i funzionari dell’Ato ambiente e dell’ex Provincia quando hanno scelto il sito di Passo Salina? Ma davvero si sono permessi di fare delle valutazioni su una questione così importante non riflettendo neppure, tra l’altro, che tra poco, e parliamo dell’Ato ambiente in liquidazione, saranno assorbiti dalla Srr? Chi ha fatto i sopralluoghi? Chi è andato a visitare queste zone? Vogliamo conoscere le date di questi interventi”.
Ragusa ricorda come ci siano in ballo investimenti da parte di imprenditori agricoli e del settore turistico e che nell’area insistono le falde acquifere che servono i pozzi, gli appezzamenti agricoli e i residenti della frazione. “Tutto ciò è fuori da ogni logica – continua – e ci batteremo con ogni mezzo a nostra disposizione per evitare uno scempio simile. La discarica a Passo Salina non si farà, né tra un po’ né mai. Ci schiereremo tutti in maniera forte per scongiurare una simile sconsiderata ipotesi. Da parte mia, chiederò un accesso agli atti sia all’ex Provincia sia all’Ato ambiente. Vogliamo vederci chiaro per capire chi ci sta marciando, quali sono gli interessi in campo. Tra l’altro, non si capisce perché, a fronte del fatto che nella relazione è pure scritto che Scicli ha già pagato un tributo elevato in termini ambientali, è stata di nuovo individuata questa zona per la creazione di una discarica. Quali sono gli interessi? Ma c’è di più. Mentre a livello regionale la filosofia per la gestione dell’igiene ambientale si indirizza verso un’altra direzione, qui ancora si fanno scelte a dir poco censurabili. Chiederò alla Srr e al commissario straordinario dell’ex Provincia di revocare questo studio”.