La firma della convenzione tra il Comune di Ragusa e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, avvenuta a Roma lunedì scorso, rappresenta un passo fondamentale per la realizzazione della metropolitana di superficie, finanziata con 18 milioni di euro provenenti dalle risorse previste nel Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane. L’opera ricalcherà il tracciato ferroviario che attraversa il capoluogo ibleo e si comporrà inizialmente di cinque fermate, dalla stazione di Ragusa Ibla a Cisternazzi, nei pressi dell’ospedale Giovanni Paolo II, passando per via Colajanni, piazza del Popolo e piazza Carmine.
I tempi? Dalla pubblicazione della convenzione sulla Gazzetta ufficiale dovranno passare due mesi per la presentazione del progetto definitivo ed altri due mesi per quello esecutivo mentre, dalla partenza dei cantieri, occorreranno 36 mesi per la realizzazione dell’opera che coinvolge, su vari piani programmatici, oltre al Comune anche la Regione siciliana e quindi Trenitalia per quanto riguarda il contratto di servizio regionale e Rfi, società che è coinvolta nella progettazione e realizzazione dell’opera pubblica per quanto concerne gli interventi sulla linea ferrata. Di competenza del Comune saranno la progettazione definitiva dei collegamenti urbani con le fermate della metropolitana, innanzitutto una funivia che collegherà la stazione di Ibla col parcheggio dei Giardini Iblei ed un sistema di scale mobili che uniranno piazza Carmine con largo San Paolo.
I dettagli dell’intervento sono stati illustrati stamane in conferenza stampa dal sindaco Federico Piccitto, dagli assessori Antonio Zanotto e Stefano Martorana e dai tecnici del Settore programmazione opere pubbliche, il dirigente Michele Scarpulla ed il funzionario Giuseppe Corallo. Il sindaco, ricordando che l’idea progettuale della metropolitana di superficie partì oltre 20 anni fa, ha ringraziato tutti quelli che hanno lavorato all’iter burocratico, politico e progettuale. “Per la paternità dell’opera, rivolgetevi altrove. Io da sindaco ho fatto il mio dovere, perché ho pensato che questa era un’opera importante per la città”, ha concluso il primo cittadino il quale ha evidenziato l’importanza della continuità amministrativa che ha visto per oltre 20 anni protagonisti tutti i sindaci che si sono susseguiti a Palazzo dell’Aquila e le componenti civiche, per ultima la società costituitasi appositamente, per l’importante spinta all’azione politica.
L’obiettivo rivendicato dall’amministrazione Piccitto è l’aver inserito l’opera in una strategia complessiva che ne assicurerà la sostenibilità economica. E quindi le interlocuzioni, anche complesse, con la Regione, con Trenitalia, con Rfi e l’inserimento della metropolitana nel piano di mobilità urbana e nel Paes. “Nessuna cattedrale nel deserto, quindi”, questo il fattore determinante affinché si potesse sostenerne la realizzazione.