Un importante atto legato alla realizzazione a Ragusa del progetto la metropolitana di superficie è stato approvato dalla Giunta Municipale nella seduta di ieri. Con provvedimento n. 506 infatti l’organismo ha deliberato di prendere atto dello schema di convenzione che verrà sottoscritta nei prossimi giorni tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, rappresentata dal Segretario generale Paolo Aquilanti ed il Comune di Ragusa, rappresentato dal sindaco Federico Piccitto.
Tale accordo regolerà i rapporti tra le parti per ciò che concerne l’erogazione in favore del Comune del finanziamento di 18 milioni di euro delle risorse previste per il programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane.
Come si ricorderà infatti il progetto presentato dal Comune di Ragusa che ha partecipato al bando approvato con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 maggio 2016 con il quale venivano definite modalità e procedure per la presentazione delle proposte progettuali, è stato valutato positivamente ed ammesso a finanziamento.
Lo schema di convenzione di cui la Giunta Municipale ha preso atto disciplinerà gli obblighi a cui dovranno sottostare il Comune di Ragusa, come ente beneficiario del finanziamento e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, erogatore del finanziamento, le modalità di monitoraggio delle attività poste in essere, le verifiche sulla effettiva realizzazione e la conformità delle opere rispetto a quelle indicate in progetto, la rendicontazione del risultato e delle spese effettuate.
Sono cinque più una le stazioni che punteggeranno la metropolitana di superficie. Le cinque stazioni programmate sono quelle di Ibla che sarà collegata al Giardino ibleo attraverso una funivia, quella che esce a mezza costa in zona Carmine, la stazione di piazza del Popolo, di viale Colajanni all’angolo con via Torricelli e di Cisternazzi, all’altezza con il nuovo ospedale. E poi c’è la fermata di Donnafugata dove, però, non c’è alcunché da fare in quanto non sono previste opere.