Salvatore Poidomani (Lista Fava): “Vogliamo una legge sul diritto allo studio”

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Chiunque è riconosciuto come soggetto in formazione ha il diritto di accedere ai saperi e alla conoscenza in ogni sua forma e senza barriere di tipo economico o sociale. Per assicurarci questo vogliamo promuovere una legge regionale sul diritto allo studio che permetta a chiunque emancipazione sociale, culturale ed economica attraverso la copertura totale delle borse di studio e dei posti letto per gli aventi diritto, il comodato d’uso dei libri di testo e le agevolazioni economiche su cinema, teatro, musei e trasporti”. L’avvocato Salvatore Poidomani, candidato per Modica nella lista Fava Presidente – Cento Passi per la Sicilia, ricordando il primo dei dieci diritti su cui ha fondato il suo programma elettorale, ribadisce l’importanza di portare all’approvazione una legge sul diritto allo studio nell’unica regione d’Italia che ancora non ce l’ha. 

“Vogliamo dare ai nostri figli la possibilità di studiare qui. E di cambiare la Sicilia con noi”, dice Poidomani: “Perché se li vedremo invece continuare a partire per Milano, Roma, Bologna, Pisa e gli altri poli universitari, nella maggior parte di questi casi sarà per non vederli più tornare. Ovvero, per dover fare a meno di loro nella costruzione del futuro della nostra terra”

Per comprendere la gravità del fenomeno – prosegue Poidomani – basterà dire che in Sicilia il numero delle nuove immatricolazioni è crollato del 40%. E che le borse di studio coprono solo il 32 per cento degli aventi diritto a fronte della media nazionale del 75 per cento. E ancora che non ci sono posti letto per il 13 per cento degli studenti che ne avrebbero diritto a fronte della media nazionale, pur non elevata, del 32 per cento.

Non dimentichiamo che delle principali ragioni per cui così tanti ragazzi si vedono costretti ad andare fuori a studiare è proprio la mancanza di questa legge nella nostra regione. Dobbiamo trattenere questi ragazzi creando grandi opportunità per loro: riconoscere ma soprattutto erogare le borse di studio, dare agevolazioni per gli alloggi e i trasporti e per accedere alla cultura (cinema, teatri, librerie)”. 

“L’istruzione, proprio perché è un diritto, non si può lasciare tutta a carico delle famiglie”, conclude Poidomani: “Questa legge è necessaria non solo per chi non ha le risorse per poter studiare fuori, ma per tutti, per potere anche, finalmente, scegliere di restare”