“La grande alluvione dello scorso 23 gennaio, una delle più gravi calamità che Modica abbia subito negli ultimi anni e che solo per fortuna non ha provocato morti, ha lasciato una grande quantità di danni che ci invita a cercare non solo i rimedi ma soprattutto le misure di prevenzione per il futuro”.
L’avvocato Salvatore Poidomani, candidato per Modica nella lista Fava Presidente – Cento Passi per la Sicilia, affronta uno dei temi su cui proprio la Regione Siciliana – e di conseguenza chi in quella sede rappresenterà il territorio nei prossimi cinque anni – deve fare la sua parte: “C’è un tema urgente e importante – ricorda Poidomani – che riguarda i fondi per le calamità che ancora, dopo una gestazione di oltre 9 mesi, Modica attende dai Governi regionale e nazionale per far fronte a quei 12 milioni di euro di danni subiti dal territorio e dai privati. Tante parole sono state dette e scritte per reclamare questi fondi, annunciarne l’arrivo e poi lamentarne i ritardi nel solito gioco al rimpiattino a cui puntualmente assistiamo in questi casi. Ma la verità è che non possiamo avere lo sguardo così corto e limitarci a pretendere i rimborsi: quello che i prossimi parlamentari dovranno riuscire a ottenere dalla Regione – ed è per questo che insistiamo così tanto sull’opportunità e sulla possibilità che i modicani ne abbiano uno proprio – sono i fondi per la prevenzione del rischio idrogeologico in una delle aree della Sicilia che vi sono maggiormente esposte, come nel nostro caso”.
Poidomani sottolinea come del rischio idrogeologico, così come di quello sismico, “ci si ricorda solo quando accadono fatti tragici come questo, salvo poi ritornare nel disinteresse che, innanzitutto da parte della politica e delle istituzioni somiglia a un vero e proprio nascondersi sotto la sabbia”: “Quel che è accaduto deve invece servirci da monito per pretendere che il tema dei fondi necessari a far fronte al rischio idrogeologico sia prioritario nell’agenda di chi ci rappresenta a Palermo. Il Comune ha negli anni elaborato progetti che riguardano in modo particolare la messa in sicurezza degli alvei dei torrenti, per i quali sono necessari diversi milioni di euro che qualcuno alla Regione deve preoccuparsi di rivendicare per Modica”.
Da qui, l’appello di Poidomani: “È a questi temi che mi riferisco quando chiedo ai modicani di avere uno scatto d’orgoglio e di cogliere l’opportunità strategica di tornare ad avere a Palermo un parlamentare della città, accorciando finalmente le distanze con un capoluogo che negli ultimi 5 anni abbiamo sentito tremendamente distante. Il 5 novembre possiamo davvero cambiare il destino della nostra città”.