Il modo in cui il dibattito pubblico affronta la questione delle migrazioni recenti possiede in modo evidente ancora molti elementi che appartengono al discorso coloniale. Molti aspetti del problema risiedono proprio in quella eredità che non è semplicemente geopolitica, ma riguarda il modo in cui noi Europei analizziamo il resto del pianeta o consideriamo i migranti che si spostano verso l’Europa. Molti dei problemi attuali hanno inoltre forti legami con il passato coloniale, traggono origine da quell’esperienza e ne rappresentano in qualche modo una continuazione.
Da queste considerazioni è nato, in America Latina e in Africa, un vero e proprio campo di studi, all’interno del quale, a livello internazionale, si sta discutendo sulla necessità di decolonizzare il pensiero occidentale, di superare cioè l’eredità di quel modello che ci ha portato a considerare la nostra civiltà superiore alle altre e, soprattutto, i popoli extra-europei come inferiori.
Il convegno intitolato Decolonizzare gli studi su Africa e migrazioni – che si svolgerà presso la SDS di Lingue e letterature straniere di Ragusa in via Orfanotrofio, giovedì 26 ottobre 2017 alle ore 16,00 e venerdì 27 ottobre 2017 alle ore 9,30 – affronterà queste problematiche, con interventi di studiosi di profilo internazionale che partecipano al dibattito sulla decolonizzazione degli studi. Gli studiosi che interverranno hanno anche partecipato attivamente in questi anni alle attività di centri di ricerca, ONG e istituzioni coinvolte nelle varie attività di accoglienza e di indagine sulle condizioni di vita dei migranti nell’Europa Meridionale.
La prima sessione del convegno sarà dedicata alle problematiche dello studio del pensiero africano, parteciperanno Marco Massoni, dell’Università di Roma Tre, Santo Burgio dell’Università di Catania, Ada Milani dell’Università di Genova, Agnese Soffritti dell’Università di Catania e Souadou Lagdaf, dell’Università di Catania.
La seconda sessione sarà dedicata alla decolonizzazione dello studio delle migrazioni, parteciperanno Gennaro Avallone, dell’Università di Salerno, Yoan Molinero del CSIC di Madrid, Isabel Cutillas Fernández, dell’Universidad de Murcia, Tindaro Bellinvia, del MigraLab A. Sayad, Valentina Ruscica, dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Salvo Torre, dell’Università di Catania.