I falli(menti) dell’amministrazione illustrati dalla consigliera Nicita

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Immagine tratta dal video postato sul profilo facebook della consigliera Nicita

Quanto ci vuole a scambiare la vita reale con uno show (peraltro di pessimo gusto)? Pochissimo, a giudicare dalla nuova ‘trovata’ della consigliere comunale Manuela Nicita.

La consigliera Manuela Nicita durante una seduta di consiglio comunale

Eletta coi 5 stelle, passata poi al gruppo Misto quando i pentastellati si decurtarono i gettoni di presenza (la Nicita non ha rispettato quella promessa fatta collettivamente col gruppo in campagna elettorale). E ancora con Sonia Migliore a cui, pochi giorni fa, ha sbattuto la porta in faccia, andando via, sempre in ‘diretta’, con  un comunicato stampa.

Ora appoggia Nello Dipasquale come deputato e Nello Musumeci come presidente. Ha le idee chiare, insomma!

L’avevamo vista qualche mese fa in consiglio comunale con un mazzo di erba, erbacce per essere più precisi. Ci si è chiesti se avesse scambiato l’aula per un negozio di ortofrutta, ma trattavasi di denuncia di mancato decespugliamento.

Qualche mese prima, invece, aveva allietato il pubblico, in aula e da casa, con un emblematico gesto dell’ombrello in diretta tv. 

Senza più freni, utilizzando la propria pagina facebook, in queste ore ha dato sfoggio di fantasia. Non sappiamo se vergati di proprio pugno o frutto di altro artista, ha esposto una serie di fogli con un fallo in bella mostra. Di quelli con cui ci s’imbrattano i muri. Semplice ma ‘efficace’: un fallo formato A4 con tanto di scritta dell’anno… 2016… 2017… “Cambia solo il colore”, ammette la stessa.

Voleva forse denunciare l’inefficienza del partito che l’ha portata in consiglio comunale (denuncia legittima e sacrosanta), ma ha offerto un pessimo spettacolo. 

Un gesto inescusabile, sotto ogni punto di vista. Che sia stato fatto su facebook cambia poco, perché si tratta di una consigliera comunale che ha giurato di adempiere il suo ruolo con scrupolo e coscienza, ma anche con rispetto per l’Istituzione che rappresenta e un po’ di buongusto.